Roma, 14 ottobre 1997 |
Considerazioni sulla Sequenza Sismica
La sequenza sismica dell'Appennino Umbro-Marchigiano ha avuto inizio il 4 settembre 1997 con una scossa di magnitudo M=4.4 localizzata nella zona di Colfiorito, Collecurti. Tale scossa è stata seguita da alcune repliche di magnitudo inferiori nei giorni successivi.
Il 26 settembre alle ore 02:33 una scossa di magnitudo M=5.5, nella stessa zona epicentrale, ha causato ingenti danni soprattutto a Collecurti, Cesi, Colfiorito. Alle ore 11:40 dello stesso giorno si è verificata una nuova scossa con epicentro spostato di circa 5 Km verso nord-ovest, causando danni a Colfiorito, Annifo, Nocera Umbra, Assisi, Foligno, Camerino, Fabriano e in molti centri minori delle Marche e dell'Umbria. L'intensita all'epicentro di queste due scosse èrispettivamente dell'VIII e IX grado. E' da notare che il Catalogo Storico riporta per la zona di Colfiorito intensita massime del VII-VIII grado relativamente ad un evento avvenuto nel 1791.
Le due scosse del 26 settembre sono avvenute lungo segmenti di faglia orientati in direzione appenninica con una lunghezza complessiva di circa 10-12 Km. Diverse centinaia di scosse sono state registrate nella settimana successiva al 26 settembre. In totale circa 1300 scosse in l0 giorni.
Il 3 ottobre 1997 una scossa di magnitudo M=4.8 ha colpito novamente la zona, causando panico tra la popolazione. Questo evento è stato localizzato leggermente più a Nord dei precedenti, in prossimità di Nocera Umbra. Dalla giornata del 3 ottobre sono state registrate numerose scosse nel margine meridionale della zona sismogenetica, presso Sellano - Preci, circa 10 Km a sud di Colfiorito. Il 4 ottobre una scossa di magnitudo M=4.3 è avvenuta in questa zona. La scossa di magnitudo M=4.9, avvenuta il 7 ottobre alle 01:24, è invece localizzata nella zona di Casenove, Forcatura, alcuni Km ad ovest di Colfiorito, seguita da una replica di magnitudo M=4.1 alle 07:09.
Numerose scosse sono state registrate nei giorni successivi lungo l'intera zona sismogenetica lunga circa 30 Km da Sellano fino a Nocera Umbra, nonostante sia stata osservata una concentrazione di sismicità nel margine meridionale.
In totale sono state registrate circa 2000 scosse di terremoto al 11/l0/1997, a sedici giorni dalla scossa principale.
Il giorno 12 ottobre 1997 una scossa di magnitudo M=4.5 è avvenuta alIe 13:08 con epicentro nella zona di Sellano e Preci, all'estremità meridionale della zona attivata durante l'intera sequenza provocandovi nuovi danni. Nei due giorni successivi, quasi tutte le repliche si sono concentrate in questo settore. Alle 17:23 del 14 ottobre, un'altra scossa di magnitudo M=4.9 ha colpito la stessa area, con epicentro in prossimità dei Comuni di Sellano e Preci.
In conclusione la crisi sismica in atto ha attivato una zona sismogenetica con un'estensione di circa 30 Km, con vari segmenti di faglie. L'attività sismica si è concentrata finora principalmente su due di questi segmenti: uno centrato su Colfiorito, l'altro su Sellano. La notevole estensione dell'area spiega il numero rilevante di scosse con magnitudo superiore a M=4.0 che sono state registrate (19 dal 26 settembre al 14 ottobre), e che possono verificarsi ancora nei prossimi giorni. All'estremità meridionale della zona attivata si trova la struttura sismogenetica della Valnerina, interessata dalla sequenza sismica del 1979 che dovrebbe avere scaricato la maggior parte dell'energia.
A Roma la scossa delle 17:30 del 14 ottobre è stata risentita con particolare evidenza al centro storico e nelle aree più prossime alla valle alluvionale del Tevere. Tale fatto, già osservato in corrispondenza dei maggiori terremoti appenninici è dovuto all'influenza dei depositi alluvionali recenti che amplificano la sollecitazione sismica proveniente dalle strutture dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Prof. Enzo BOSCHI |