N. |
Oggetto |
Inviato da |
Data di arrivo |
14 |
informazione |
Quesito firmato |
11-10-2007 |
13 |
info |
Quesito firmato |
11-10-2007 |
12 |
BD |
Carlos Zarco |
09-10-2007 |
11 |
distanza epicentrale |
Schilirò Francesco |
08-10-2007 |
10 |
data-base sismici dei terremoti recenti |
Massimiliano Trauzzi |
05-10-2007 |
8 |
L'acronimo 'D' cosa rappresenta? |
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7 |
Intensità sismica |
Dario Zorgniotti |
11-09-2007 |
5 |
classificazione sismica e valori di Ag attesi
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Sabato Lamberti |
10-07-2007 |
Quesito: buongiorno a tutti,
nella lettura dei valori di Ag della valutazione di pericolosità sismica (rif.OPCM 28.4.2006 n.3519 - eccedenza del 10% in 50 anni) eseguita con passo 0.02°, noto che il valore attribuito al comune di San Cipriano Picentino in provincia di Salerno ricade nell'intervallo 0.100-0.125g per siti su suolo rigido ( ma anche per Salerno è la stessa cosa).Il territorio comunale è però classificato in zona 2 a media sismicità con ag tra 0.15-0.25g sempre su suolo rigido di tipo A. E' possibile che le due condizioni in uno stesso sito siano compatibili?
E se così fosse, quale riferimento bisogna adottare per uno studio di microzonazione sismica del territorio?
Noto anche che nel catalogo DBMIO4 si trovano, per la storia sismica dello stesso Comune, solo pochi eventi (8) mancando informazioni anche sull'evento del 23.11.80 oltre che per altri eventi ugualmente importanti per l'area (es:Irpinia 1930-1962) mentre è riportato l’evento di Muro Lucano del 1923 con Is=2 : è possibile che non risultino studi sugli effetti macrosisimici per quegli eventi “leggermente” più disastrosi?
cordiali saluti
Sabato Lamberti
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Risponde Carlo Meletti il 2007-07-10 18:36:36
Per quanto riguarda i valori di ag, la sua osservazione e' corretta.
La classificazione sismica dei comuni della Campania era stata aggiornata dalla Regione subito dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia (esattamente il 7 novembre 2002) e il comune di San Cipriano Picentino e' stato classificato in zona 2.
Dopo le Ordinanze PCM 3274/2003 e 3519/2006 la Regione non ha ritenuto di dover aggiornare l'assegnazione alle zone sismiche dei comuni (rientra nei suoi poteri). Quindi il comune resta in zona 2 con valore di riferimento (valore di ancoraggio dello spettro elastico) pari a 0.25 g.
Se oggi la Regione dovesse provvedere a rivedere le zone sismiche, sarebbe obbligata (dall'OPCM 3519 che fissa i criteri generali) a basarsi sulla mappa di pericolosita' dell'Ordinanza stessa, che riporta i valori da lei riscontrati nel nostro sito.
Il singolo progettista puo' sfruttare la possibilita' (fornita dalle Norme Tecniche) di discostarsi dai valori previsti dalla classificazione entro dei margini definiti. Ma questo esce dalla nostra competenza.
Per quanto riguarda le sue osservazioni sui dati macrosismici, e' vero: la storia sismica di San Cipriano e' davvero poco significativa ed e' possibile che manchino le osservazioni su alcuni effetti piu' importanti (1962 e 1980, ad esempio). La ragione sta nel fatto che quando si studia un terremoto si cerca di ricostruire, attraverso la documentazione disponibile (potenzialmente illimitata), la distribuzione del danneggiamento piu' grave. Ovviamente le fonti (sismologiche, memorialistiche e amministrative) prestano una maggiore attenzione alle localita' importanti. Oltre a questo le ricerche stesse non sono illimitate, e non possono certamente pensare di documentare tutti gli effetti possibili su tutte le localita' potenzialmente interessate da un evento. Una ricerca specifica sulla storia sismica locale puo' ovviamente integrare le informazioni che al momento non sono disponibili.
Cordiali saluti.
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