INVENTARIO DELLE FAGLIE ATTIVE E DEI
TERREMOTI AD ESSE ASSOCIABILI
- QUADRO
D'INSIEME DEL POTENZIALE INFORMATIVO (ai fini del prog. 5.1.1)
In una riunione tra i coordinatori dei progetti 5.1.1 "Mappa delle zone
sismogenetiche e probabilità degli eventi associati" e 5.1.2 (Pisa, 26 aprile), è stato
definito il formato nel quale dovrebbero essere resi disponibili (per le
finalità progettuali del 5.1.1) i dati derivati dalle ricerche sulle
faglie attive del territorio nazionale.
Le sintesi (per differenti aree del
territorio nazionale), mediante rappresentazione cartografica a piccola scala
ed elenchi di parametri espressi in forma tabellare, si propongono come
strumenti di lavoro utili ai progetti stessi durante il loro svolgimento.
Pertanto i "Quadri d'insieme del potenziale informativo sulle faglie attive"
rappresentano il compimento di una prima fase (raccolta del materiale
disponibile) del progetto 5.1.2. Di questa fase sono testimonianza i
contributi parziali dalle UR riportati sul sito web dello stesso
progetto.
Per quanto riguarda la rappresentazione cartografica, in essa sono riportate le
espressioni superficiali di faglie con chiare evidenze geologiche e
geomorfologiche di attività nel corso del Pleistocene superiore-Olocene
(colore rosso). In generale, le faglie rappresentate sono responsabili della
dislocazione di depositi e/o forme successive all'ultimo massimo glaciale.
Con il colore celeste sono invece riportate le faglie per le quali è
nota l'attività nel corso del Pleistocene. Tuttavia, la cronologia non
è ulteriormente precisabile e non sono disponibili dati di superficie
sull'attivazione delle faglie nel corso del Pleistocene superiore-Olocene.
Nel
caso dell'Appennino centrale, settore per il quale
sono disponibili una notevole quantità di dati, l'esempio più
chiaro è rappresentato dalla faglia di Gubbio, la cui discriminazione, a
fronte della carenza di dati di superficie, viene dall'associazione della
faglia stessa al terremoto del 1984. Quindi, sebbene il confronto tra i dati
disponibili sulle faglie ad attività recente e la sismicità del
settore appenninico in oggetto sia previsto in una seconda fase del progetto,
la definizione di strutture quaternarie quali faglie "presumibilmente" attive
potrebbe in altri casi derivare anche da ipotesi di associazione con terremoti
noti.
Con il colore giallo sono riportate faglie sulla cui attività recente
non c'è omogeneità di vedute tra i ricercatori. Casi di questo
tipo spesso derivano dal diverso valore attribuito dai ricercatori ad elementi
geomorfologici indiziari di attività recente.
Con il colore rosa è infine rappresentata un'ampia categoria di
strutture fragili comprendente tutto ciò che è di dubbia
interpretazione, in termini cinematici, geometrici o addirittura in rapporto
all'origine (tettonica, gravitativa, ...) degli elementi osservati.
Per quanto riguarda i parametri espressi in forma tabellare, il corredo
bibliografico è attualmente mancante, laddove si escludano i pochi
lavori (citati al margine delle tabelle) che direttamente riportano tutti o
parte dei parametri proposti.
E' opportuno sottolineare che le sintesi del "potenziale informativo" non
sostituiscono il database delle faglie propriamente detto, bensì rappresentano dei
documenti di base, utili alla realizzazione del database e necessari a
definire in maniera sintetica lo stato delle conoscenze sull'argomento "faglie
attive" in Italia.
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Ultimo aggiornamento: 5 ottobre 1999