Progetto 5.1.2 "Inventario delle faglie attive e dei terremoti ad esse associabili"
Cartografia e processi relativi a zone di faglie attive in Appennino
UR Università di Camerino (Resp. G. Cello), 31 agosto 1999
Nell'ambito del progetto sono stati acquisiti nuovi dati sulle zone assiali dell'Appennino centrale e meridionale. Sono stati effettuati, nelle aree d'interesse, studi mirati di immagini telerilevate (da satellite e da aereovettori) ed analisi geologiche di dettaglio; sono state reinterpretate alcune linee sismiche e sono stati acquisiti dati di perforazioni profonde con l'obiettivo di definire la stratigrafia sismica locale.
Le analisi di dettaglio finalizzate alla ricognizione e alla cartografia delle faglie attive, all'analisi delle strutture minori e degli indicatori cinematici ed allo studio delle rocce di faglia e della fratturazione associata sono state avviate nelle aree di Colfiorito, Monte Vettore, Norcia ed in Val d'Agri-Vallo di Diano. Tali studi hanno consentito di elaborare delle carte tematiche corredate da un database (per ora solo parziale ed incompleto) delle faglie attive e/o capaci per le zone di Colfiorito (Fig. 1; Tab. 1), Monte Vettore (Fig. 2; Tab. 2), Norcia (Fig. 3; Tab. 3), Rieti e per la Val d'Agri-Vallo di Diano (Cello et al., in stampa; Tondi in stampa).
Unitamente a questi studi è stata effettuata un'analisi della fratturazione associata alle zone di faglia attive cartografate che ha permesso di sviluppare alcune considerazioni sulle modalità di fagliamento e sui processi di crescita delle faglie (Cello, in stampa).
Nella zona epicentrale della sequenza sismica umbro-marchigiana del 1997/98 sono state eseguite trincee a fini paleosismologici lungo la faglia bordiera del bacino di Colfiorito.
In parallelo con questi studi di terreno, sono state inoltre avviate analisi di dettaglio del pattern di superficie delle faglie tardo-quaternarie mediante un approccio di statistica frattale.
Le indagini effettuate (e quelle in corso), che consistono nell'acquisizione delle informazioni di dettaglio sui caratteri essenziali delle faglie capaci affioranti nelle aree di interesse (cartografia e database), integrate a una rilettura critica del materiale geologico e geofisico disponibile, consentono l'applicazione di un modello di segmentazione areale e/o multiplo discusso e verificato (per le aree in studio) nell'ambito del progetto 5.1.1.
Ultimo aggiornamento: 5 ottobre 1999