TEMA DI RICERCA: 2
TITOLO DEL PROGETTO: Scenari di danno nell'area veneto-friulana
DURATA DEL PROGETTO: 36 mesi
COORDINATORE SCIENTIFICO: |
Marcello Riuscetti |
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Dipartimento di Georisorse e Territorio |
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Università di Udine |
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Via Cotonificio 114, 33100 Udine |
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Tel.: 0432558730 |
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Fax: 0432558730 |
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e-mail: riuscetti@dgt.uniud.it |
Descrizione del progetto
Obiettivo del progetto
La regione prescelta si trova contigua all'area colpita dal terremoto del Friuli del 1976ᇡ e comprende parte del Friuli e del Veneto. Si tratta, prevalentemente, del territorio che per Scandone et al. (1996), si ripartisce in tre delle ZS in cui è diviso il territorio italiano e comprende le province di Pordenone, Treviso, Belluno e Vicenza. Tutte e tre le ZS prevedono che, in ciascun punto della regione possa avvenire un terremoto di magnitudo 6.4. In particolare, tuttavia, alcune porzioni di queste zone hanno rilasciato di recente un terremoto d'energia pari o di poco inferiore al massimo atteso; altre porzioni sono pertanto indiziate di poter rilasciare la stessa quantità d'energia in un futuro più o meno lontano. L'obiettivo del progetto è di definire con maggior precisione il potenziale sismogenetico dell'area in studio e costruire, utilizzando tecniche speditive, scenari di danno urbano in un contesto regionale ad urbanizzazione diffusa e caratterizzata da una vivace economia basata prevalentemente su piccole e medie imprese, altrettanto diffuse sul territorio e, pertanto, fortemente dipendenti dall'efficienza della rete infrastrutturale. Inoltre il patrimonio di beni monumentali ed artistici costituisce uno dei motivi della primaria importanza turistica dell'area ma al contempo, contribuisce ad elevarne il rischio. Il progetto s'inserisce in un quadro di attenzione delle due Regioni alla questione del rischio sismico. La R. A. Friuli-Venezia Giulia ha avviato, sin dal 1998, un programma che la porterà a dotarsi di una mappa di rischio (allo scopo è stata attivata una convenzione triennale con Università di Udine e Trieste ed OGS) ed altrettanto si accinge a fare la Regione Veneto. Le ricerche del gruppo proponente saranno, infine, finalizzate all'analisi approfondita di un test-site (Vittorio Veneto) che per collocazione geografica, importanza storica ed artistico/monumentale, valenza economica, può essere considerato rappresentativo della realtà delle due regioni senza che le dimensioni costituiscano ostacolo insormontabile.
Programma generale del 1° anno
Sottotema 2.1
Caratteristiche geometriche e meccaniche delle sorgenti sismiche in prossimità dell'area urbana selezionata
(L. Sirovich, OGS - Trieste)
Unità Zanferrari
Interpretazione di foto aeree e rilievi geomorfologici e geologici.
Realizzazione di una traversa N-S attraverso il massiccio del Cansiglio-Cavallo dai primi rilievi collinari prospicienti all'alta pianura veneto-friulana, fino alla conca di Barcis.
Analisi strutturale di dettaglio su siti campione, al fine di nelle coperture sedimentarie pre-quaternarie le macrostrutture, nonchè le diverse famiglie strutturali presenti, defininendone i rapporti cinematici.
Inizio di realizzazione di una seconda traversa parallela alla precedente, ubicata lungo il vallone di Fadalto, da Vittorio-Veneto a Longarone.
Inizio delle indagini morfoneotettoniche nell'area di Caneva e in quella di Follina (valle del Soligo); ricerca di siti per indagini paleosismologiche.
Unità Albini
Controllo speditivo sui piani quotati dei maggiori terremoti della zona (1695, 1873, 1936 e evento massimo nell'area clautana o pedemontana).
Inizio raccolta dati su località di calibrazione.
Unità Slejko
Inversione (funzione KF e tassellazione Voronoi) dei terremoti del Cansiglio (1936) e di Asolo (1695).
Studio dell'orientazione dei campi di sforzo e deformazione e loro relazione con faglie ritenute attive.
Qualificazione dei dati, disponibili in letteratura, sui terremoti del 1695, 1873, 1936, 1976.
Studio di fattibilità di indagini storiche ad hoc.
Sottotema 2.2
Modelli di velocità ed attenuazione elastica a scala regionale e locale
(D. Slejko, OGS - Trieste)
Unità Slejko
Elaborazione del data-base macrosismico esistente per la calibrazione delle relazioni di attenuazione.
Raccolta dei dati weak- e strong-motion ed inversione per relazioni di attenuazione spettrali.
Sottotema 2.3
Caratterizzazione del moto atteso al “bedrock”
(A. Rebez, OGS - Trieste)
Unità Slejko
Pericolosità tradizionali in intensità e PGA a scala regionale.
Analisi disaggregata ed individuazione delle sorgenti principali.
Calcolo della magnitudo massima.
Scenario di intensità macrosismica per il territorio del Cansiglio e di Asolo.
Modellazione 3-D del moto del suolo (WIM) e caratteristiche dello scuotimento. Analisi dell'attenuazione dei parametri.
Impostazione del modello strutturale e locale (SPEM 2-D). Costruzione di magliaggi per alcuni transetti. Primi test.
Sottotema 2.4
Caratterizzazione degli effetti di sito
(L. Sirovich, OGS - Trieste)
Unità Slejko
Raccolta di tutte le informazioni geologiche, geotecniche e geofisiche (cartografia, sondaggi etc.) disponibili.
Prima interpretazione sulla forma e sulla natura litotecnica del substrato.
Analisi dei depositi quaternari.
Sottotema 2.5
Vulnerabilità urbana
(A. Bernardini, Università di Padova)
Unità Modena
Definizione di indicatori di vulnerabilità urbana.
Proposta di zonazione del Veneto.
Definizione della base dati, in ambiente ORACLE, per la classificazione tipologica e DPM della fascia pedemontana.
Integrazione della struttura della banca dati esistente sulla rete stradale in relazione agli obiettivi del programma.
Unità Riuscetti
Taratura del modello numerico sulla realtà locale dei siti campione.
Determinazione della zona interessata dalla valutazione di vulnerabilità acquisizione dei dati ISTAT alfanumerici e cartografici.
Analisi per l'adattamento delle tipologie edilizie della zona veneto-friulana.
Unità Crosilla
Ottimizzazione della metodologia per il rilievo dinamico ed identificazione del campione.
Unità Albini
Contributo all'identificazione del campione da rilevare.
Sottotema 2.6
Vulnerabilità dei centri storici e beni culturali
(C. Modena, Università di Padova)
Unità Modena
Calibrazioni di metodologie di analisi sperimentali e teorico-sperimentali: scelta dei siti e calibrazione di procedure non distruttive.
Identificazione con diverse condizioni di conoscenze preliminari e in diverse condizioni di vulnerabilità.
Indagini preliminari e monitoraggio del comportamento di una torre, una parete isolata (cinta muraria di fortificazione, rudere) ed una chiesa.
Sottotema 2.7
Stima dei danni e delle perdite
(L. Briseghella, Università di Padova)
Unità Modena
Definizione della Metodologia.
Relazioni Vulnerabilità-Danno per i centri abitati.
Applicazioni GIS su Vittorio Veneto.
Unità di ricerca partecipanti
Unità di Ricerca 1 |
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Coordinatore del Progetto |
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Responsabile Scientifico: |
Marcello Riuscetti, DGT-Università di Udine |
Unità di Ricerca 2 |
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Responsabile Scientifico: |
Adriano Zanferrari, DGT-Università di Udine |
Unità di Ricerca 3 |
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Responsabile Scientifico: |
Fabio Crosilla, DGT-Università di Udine |
Unità di Ricerca 4 |
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Responsabile Scientifico: |
Claudio Modena, DCT-Università di Padova |
Unità di Ricerca 5 |
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Responsabile Scientifico: |
Paola Albini, IRRS-Milano |
Unità di Ricerca 6 |
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Responsabile Scientifico: |
Dario Slejko, OGS-Trieste |
Unità di Ricerca 7 |
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Responsabile Scientifico: |
Fabrizio Galadini, CNR-IRTR-Roma |