(a
cura del Prof. Claudio Eva)
Il
Progetto Esecutivo del GNDT si articola in una serie di programmi di ricerca
sviluppati da varie unità operative sulla base del progetto triennale elaborato
dall'apposita commissione di esperti, nominata dal Sottosegretario al
Dipartimento della Protezione Civile, Prof. F. Barberi.
Il
programma triennale 2000, predisposto dalla commissione ad hoc, riguarda i
seguenti temi di attività:
Tema
1: Valutazione del rischio sismico del patrimonio abitativo a scala nazionale.
Tema
2: Simulazione di eventi sismici e scenari di danno in aree urbane.
Tema
3: Effetti dei terremoti sull'ambiente fisico e sulle opere infrastrutturali.
Tema
4: Strategie per la riduzione del rischio sismico.
Sulla
base delle valutazioni della Commissione Giudicatrice (Comitato di
Valutazione o Comitato dei Referees) e successivi aggiustamenti
eseguiti da una commissione con compiti di verifica della congruità delle spese
ed allocazione delle risorse, il P.E. 2000 è stato determinato dal complesso
dei progetti ammessi al finanziamento raggruppati nei quattro temi di ricerca.
In
particolare sono stati ammessi al finanziamento:
Tema
1: n. 2 progetti triennali e n. 2 progetti annuali;
Tema
2: n. 5 progetti triennali;
Tema
3: n. 1 progetto triennale;
Tema
4: n. 3 progetti triennali e n. 2 progetti annuali.
Sin
dal primo momento sono emerse delle critiche al P.E. 2000 in quanto non
presentava, nel suo complesso, un quadro di spinta finalizzazione e risultava
composto da un insieme di progetti che, se pur di ampio respiro e di ottimo
livello scientifico, si mostravano poco collegati tra di loro. Negli stessi
temi in cui è suddiviso il programma quadro, coesistono progetti non facilmente
integrabili. Tale situazione è particolarmente evidente nei temi 1 e 4.
Nel
tema 1, infatti, si nota la completa assenza di progetti attivati nel settore
della vulnerabilità e del rischio sismico a scala nazionale. Questo settore
meriterebbe di essere riconsiderato nelle attività del P.E. 2001.
Nel
tema 4 sono presenti temi molti disparati, che mostrano un difficilissimo
raccordo tra loro e con gli obiettivi generali previsti dal programma quadro.
Il
P.E. 2000, nel suo insieme, pur enfatizzando gli aspetti di ricerca pura,
presenta una lacuna nel settore delle strategie per la riduzione e mitigazione
del rischio sismico. Tale settore era però completamente assente nel dettato
del programma quadro triennale.
Sulla
base di queste critiche appare necessario, da un lato, avviare una più stretta
collaborazione tra i diversi progetti attivati anche nell'ottica di una
maggiore finalizzazione dei prodotti interdisciplinari e, dall'altro, avviare
nuove attività di ricerca che possano
dare maggiore compiutezza ai temi trattati.
La predisposizione di una serie di nuovi
progetti, sia ad integrazione di alcune tematiche, sia per ovviare a lacune
presenti, potrebbe essere avviata con un bando per nuove attività utilizzando
fondi residui ed impegnando fondi del 2002.
Per
quanto attiene alla gestione dei fondi di direzione, si sottolinea che il
Gruppo ha potuto sino al 31 agosto 2001 utilizzare fondi del bilancio 1999
ancora allocati presso il CNR. Ciò si è reso possibile in quanto il Prof.
Claudio Eva, già presidente del GNDT, è
stato prorogato nella sua carica sino a quella data con il compito di portare a
termine tutte le attività in corso e predisporre la rendicontazione relativa. In tal modo, nella sua duplice
veste di "funzionario
delegato" del CNR e dell'INGV, dal
1° gennaio 2001 al 31 agosto 2001, ha utilizzato la quasi totalità dei
fondi residui "CNR" e ha iniziato
a spendere i fondi di direzione assegnati dall'INGV, a partire dalla
fine di settembre 2001, con un risparmio di circa 300 milioni.
Questi
fondi, uniti ad altri accantonati per iniziative di pronto intervento in caso
di eventi eccezionali e a quelli previsti per nuove iniziative, potrebbero
formalmente essere utilizzati per completare il quadro degli studi di interesse
per i diversi temi di ricerca.
Inoltre,
il ridotto onere per il personale con contratto a tempo determinato del GNDT,
derivato da cessazioni e da vincite di concorso presso l'INGV o altri Enti di
ricerca, può portare al recupero di ulteriori fondi. Queste considerazioni
fanno ritenere che per il prossimo biennio sia disponibile perlomeno un
miliardo/anno che potrebbe essere destinato a nuove ricerche.
Tutti
i ricercatori coinvolti nelle attività dei diversi gruppi di ricerca hanno
correttamente rendicontato l'attività svolta nel primo anno mettendo in luce
anche gli obiettivi raggiunti.
Tutte
le relazioni redatte dai responsabili di progetto, allegate alla presente
relazione, sono state inviate ai referees internazionali per un loro giudizio
di merito. Purtroppo, non potendo i quattro revisori riunirsi, per motivazioni
varie, al finedi procedere ad
un'analisi collegiale presso la sede del GNDT a Roma, tutta la documentazione è
stata loro inviata presso le sedi di appartenenza con l'impegno di una rapida
analisi delle relazioni ed un giudizio sulla qualità delle ricerche.
Va
sottolineato che a seguito delle modalità di erogazione dei fondi, dovute a
situazioni contingenti e di bilancio, alcune unità di ricerca hanno potuto
vedere accreditata la seconda tranche (40%) dei finanziamenti solo nel settembre
2001 e quindi talune iniziative sono tutt'ora in corso o sono slittate al
prossimo anno. Ciò ha comportato che solo per il febbraio 2002 sarà possibile
programmare un primo workshop di tutte le Unità Operative per poter discutere
compiutamente le interrelazioni tra i diversi progetti e per procedere ad un
primo confronto dei risultati ottenuti. A tale workshop, a cui sono già stati
invitati tutti i referees internazionali, potranno partecipare tutti gli
operatori. Nel maggio del 2002 è stato previsto un Convegno del Gruppo in cui
dovranno essere ampiamente presentati e discussi tutti i risultati conseguiti.
Tale convegno sarà aperto a tutti gli operatori del settore.
Sulla
base di quanto documentato nella Relazione Annuale P.E. 2000, si richiama l'attenzione
sul fatto che sulla Direzione potrebbero gravare ancora oneri connessi alle
seguenti attività:
Banca
dati: gestione dei dati dei
censimenti di vulnerabilità sismica eseguiti nell'ambito dei Lavori Socialmente
Utili 1996 relativi ad edifici pubblici, edilizia privata e beni
culturali. La gestione di tale banca dati richiede, da un lato, la definizione
di procedure di accesso per l'utenza e, dall'altro, lo studio appropriato di
metodologie da applicare.
La
Diffusione ha riguardato nel passato il supporto all'attività di
formazione e di divulgazione come strumento di mitigazione del rischio, nei
confronti di Enti locali. Tale attività richiede una migliore pianificazione e
coordinamento con analoghe attività previste nel progetto triennale dell'INGV.
Collaborazione
con Enti: questo tema ha riguardato
nel passato attività di collaborazione tecnico-scientifica con Regioni ed Enti
locali, attraverso Convenzioni e Protocolli di Intesa a suo tempo stipulati, di
presenza in Commissioni tecniche e/o scientifiche. Talune di queste
collaborazioni sono state determinate da decreti o da ordinanze di Protezione
Civile. Per questo settore si deve rilevare che a tutt'oggi non sono stati
definiti i ruoli del GNDT e, di fronte alla continue richieste di collaborazione
che ancora giungono, appare quanto mai urgente definire con gli altri Enti
interessati (Servizio Sismico Nazionale, Dipartimento della Protezione Civile)
i compiti da assegnare al GNDT.