Dott. Geol. Giuseppe Di Capua Dott. Geol. Giuseppe Di Capua 2 6 2002ᆖᆢT16:03:00Z 2002ᆖᆢT16:03:00Z 2 1104 6297 Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti 52 12 7733 9.2812 75 14

Relazione Introduttiva

(a cura del Prof. Claudio Eva)

 

 

Il Progetto Esecutivo del GNDT si articola in una serie di programmi di ricerca sviluppati da varie unità operative sulla base del progetto triennale elaborato dall'apposita commissione di esperti, nominata dal Sottosegretario al Dipartimento della Protezione Civile, Prof. F. Barberi.

Il programma triennale 2000񮖢, predisposto dalla commissione ad hoc, riguarda i seguenti temi di attività:

 

Tema 1: Valutazione del rischio sismico del patrimonio abitativo a scala  nazionale.

Tema 2: Simulazione di eventi sismici e scenari di danno in aree urbane.

Tema 3: Effetti dei terremoti sull'ambiente fisico e sulle opere infrastrutturali.

Tema 4: Strategie per la riduzione del rischio sismico.

 

Sulla base delle valutazioni della Commissione Giudicatrice (Comitato di Valutazione o Comitato dei Referees) e successivi aggiustamenti eseguiti da una commissione con compiti di verifica della congruità delle spese ed allocazione delle risorse, il P.E. 2000 è stato determinato dal complesso dei progetti ammessi al finanziamento raggruppati nei quattro temi di ricerca.

In particolare sono stati ammessi al finanziamento:

 

Tema 1: n. 2 progetti triennali e n. 2 progetti annuali;

Tema 2: n. 5 progetti triennali;

Tema 3: n. 1 progetto triennale;

Tema 4: n. 3 progetti triennali e n. 2 progetti annuali.

 

Sin dal primo momento sono emerse delle critiche al P.E. 2000 in quanto non presentava, nel suo complesso, un quadro di spinta finalizzazione e risultava composto da un insieme di progetti che, se pur di ampio respiro e di ottimo livello scientifico, si mostravano poco collegati tra di loro. Negli stessi temi in cui è suddiviso il programma quadro, coesistono progetti non facilmente integrabili. Tale situazione è particolarmente evidente nei temi 1 e 4.

Nel tema 1, infatti, si nota la completa assenza di progetti attivati nel settore della vulnerabilità e del rischio sismico a scala nazionale. Questo settore meriterebbe di essere riconsiderato nelle attività del P.E. 2001.

Nel tema 4 sono presenti temi molti disparati, che mostrano un difficilissimo raccordo tra loro e con gli obiettivi generali previsti dal programma quadro.

Il P.E. 2000, nel suo insieme, pur enfatizzando gli aspetti di ricerca pura, presenta una lacuna nel settore delle strategie per la riduzione e mitigazione del rischio sismico. Tale settore era però completamente assente nel dettato del programma quadro triennale.

Sulla base di queste critiche appare necessario, da un lato, avviare una più stretta collaborazione tra i diversi progetti attivati anche nell'ottica di una maggiore finalizzazione dei prodotti interdisciplinari e, dall'altro, avviare nuove attività di ricerca  che possano dare maggiore compiutezza ai temi trattati.

La  predisposizione di una serie di nuovi progetti, sia ad integrazione di alcune tematiche, sia per ovviare a lacune presenti, potrebbe essere avviata con un bando per nuove attività utilizzando fondi residui ed impegnando fondi del 2002.

Per quanto attiene alla gestione dei fondi di direzione, si sottolinea che il Gruppo ha potuto sino al 31 agosto 2001 utilizzare fondi del bilancio 1999񮖠 ancora allocati presso il CNR. Ciò si è reso possibile in quanto il Prof. Claudio Eva,  già presidente del GNDT, è stato prorogato nella sua carica sino a quella data con il compito di portare a termine tutte le attività in corso e predisporre la rendicontazione  relativa. In tal modo, nella sua duplice veste di  "funzionario delegato" del CNR e dell'INGV, dal  1° gennaio 2001 al 31 agosto 2001, ha utilizzato la quasi totalità dei fondi residui "CNR" e ha iniziato  a spendere i fondi di direzione assegnati dall'INGV, a partire dalla fine di settembre 2001, con un risparmio di circa 300 milioni.

Questi fondi, uniti ad altri accantonati per iniziative di pronto intervento in caso di eventi eccezionali e a quelli previsti per nuove iniziative, potrebbero formalmente essere utilizzati per completare il quadro degli studi di interesse per i diversi temi di ricerca.

Inoltre, il ridotto onere per il personale con contratto a tempo determinato del GNDT, derivato da cessazioni e da vincite di concorso presso l'INGV o altri Enti di ricerca, può portare al recupero di ulteriori fondi. Queste considerazioni fanno ritenere che per il prossimo biennio sia disponibile perlomeno un miliardo/anno che potrebbe essere destinato a nuove ricerche.

Tutti i ricercatori coinvolti nelle attività dei diversi gruppi di ricerca hanno correttamente rendicontato l'attività svolta nel primo anno mettendo in luce anche gli obiettivi raggiunti.

Tutte le relazioni redatte dai responsabili di progetto, allegate alla presente relazione, sono state inviate ai referees internazionali per un loro giudizio di merito. Purtroppo, non potendo i quattro revisori riunirsi, per motivazioni varie,  al finedi procedere ad un'analisi collegiale presso la sede del GNDT a Roma, tutta la documentazione è stata loro inviata presso le sedi di appartenenza con l'impegno di una rapida analisi delle relazioni ed un giudizio sulla qualità delle ricerche.

Va sottolineato che a seguito delle modalità di erogazione dei fondi, dovute a situazioni contingenti e di bilancio, alcune unità di ricerca hanno potuto vedere accreditata la seconda tranche (40%) dei finanziamenti solo nel settembre 2001 e quindi talune iniziative sono tutt'ora in corso o sono slittate al prossimo anno. Ciò ha comportato che solo per il febbraio 2002 sarà possibile programmare un primo workshop di tutte le Unità Operative per poter discutere compiutamente le interrelazioni tra i diversi progetti e per procedere ad un primo confronto dei risultati ottenuti. A tale workshop, a cui sono già stati invitati tutti i referees internazionali, potranno partecipare tutti gli operatori. Nel maggio del 2002 è stato previsto un Convegno del Gruppo in cui dovranno essere ampiamente presentati e discussi tutti i risultati conseguiti. Tale convegno sarà aperto a tutti gli operatori del settore.

Sulla base di quanto documentato nella Relazione Annuale P.E. 2000, si richiama l'attenzione sul fatto che sulla Direzione potrebbero gravare ancora oneri connessi alle seguenti attività:

 

Banca dati: gestione dei dati dei censimenti di vulnerabilità sismica eseguiti nell'ambito dei Lavori Socialmente Utili 1996񮖟 relativi ad edifici pubblici, edilizia privata e beni culturali. La gestione di tale banca dati richiede, da un lato, la definizione di procedure di accesso per l'utenza e, dall'altro, lo studio appropriato di metodologie da applicare.

 

La Diffusione ha riguardato nel passato il supporto all'attività di formazione e di divulgazione come strumento di mitigazione del rischio, nei confronti di Enti locali. Tale attività richiede una migliore pianificazione e coordinamento con analoghe attività previste nel progetto triennale dell'INGV.

 

Collaborazione con Enti: questo tema ha riguardato nel passato attività di collaborazione tecnico-scientifica con Regioni ed Enti locali, attraverso Convenzioni e Protocolli di Intesa a suo tempo stipulati, di presenza in Commissioni tecniche e/o scientifiche. Talune di queste collaborazioni sono state determinate da decreti o da ordinanze di Protezione Civile. Per questo settore si deve rilevare che a tutt'oggi non sono stati definiti i ruoli del GNDT e, di fronte alla continue richieste di collaborazione che ancora giungono, appare quanto mai urgente definire con gli altri Enti interessati (Servizio Sismico Nazionale, Dipartimento della Protezione Civile) i compiti da assegnare al GNDT.

 


 

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