TERREMOTO MOLISE 2002 |
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Attività svolte in fase di emergenza e post-emergenza |
Gruppo GNDT - L'Aquila |
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S. Giuliano di Puglia (CB) |
Premessa |
Subito dopo la scossa di terremoto delle ore 11.32 del 31 Ottobre 2002, il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (GNDT) ha attivato, in modo autonomo, il personale GNDT di L'Aquila per garantire una significativa presenza nella fase di emergenza. Il personale GNDT-L'Aquila, grazie all'esperienza maturata nella maggior parte dei terremoti verificatisi in Italia dal 1984 (in particolare: Italia centrale 1984, Umbria-Marche 1997, Pollino 1998) dalla fase di prima emergenza alla fase della ricostruzione e in numerose attività di ricerca nello stesso periodo, ha prontamente risposto e si è attrezzato a collaborare in stretto collegamento con gli Ingegneri A. Lemme e A. Ferrandino, che hanno lungamente operato con il GNDT nell'ambito dei censimenti di vulnerabilità sismica nelle Regioni dell'Italia meridionale, promosse dal Dipartimento della Protezione Civile. Bisogna ricordare che le procedure per la gestione tecnica dell'emergenza (rilievo danni e agibilità) furono messe a punto dal GNDT-L'Aquila “sul campo” in occasione del terremoto Umbria-Marche. Tali procedure sono state poi oggetto di approfondimento e definitiva stesura con il Servizio Sismico Nazionale (SSN) ed hanno portato alla definizione del Manuale tecnico per l'emergenza approvato dalla Commissione Grandi Rischi ed utilizzato in tutti gli eventi successivi al 1997. Va sottolineato, inoltre, che il personale GNDT-L'Aquila è stato attivato pur essendo ancora dipendente CNR e pur non avendo il GNDT un ruolo chiaro e definito nell'affrontare le fasi di emergenza. |
Organizzazione delle attività |
Il personale GNDT ha svolto prevalentemente una funzione organizzativa e di coordinamento, oltre a garantire, nei primi giorni, una serie di sopralluoghi urgenti sugli edifici strategici funzionali all'emergenza e sugli edifici di culto. Tutte le attività sono state svolte in costante collegamento con la Direzione del GNDT, con i responsabili dei Centro Operativo Misto - C.O.M. (Dott. A. Miozzo in Molise e Prefetto M. Fasano in Puglia), con il Dott. E. Galanti (Direttore del SSN), con il Dott. L. Marchetti (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e con i funzionari responsabili delle Regioni Molise e Puglia. Il coordinamento generale è stato svolto dall'Ing. G. Cifani e il coordinamento presso la sede di L'Aquila dall'Ing. A. Martinelli, in collaborazione (di volta in volta in funzione delle presenze in sede) con l'Arch. G. Cialone, l'Ing. L. Corazza e l'Ing. A. Petracca, sempre in collegamento con il Direttore del GNDT . L'attività presso la sede dell'Aquila è consistita in un lavoro continuo di supporto, collegamento e coordinamento a sostegno ed integrazione di quello svolto dagli altri componenti del gruppo GNDT, impegnati nelle zone colpite dal terremoto. Sono state rese disponibili le informazioni via via raccolte sul campo ed è stata avviata un'estrapolazione, con ulteriori analisi di approfondimento, dei dati conoscitivi riguardanti gli edifici pubblici delle zone interessate dal sisma, presenti nella base dati raccolta con il progetto di censimento di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici nelle regioni dell'Italia meridionale, promosso e realizzato nel 1996 dal Dipartimento della Protezione Civile e coordinato dal GNDT. |
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S. Giuliano di Puglia (CB) |
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Castellino del Biferno (CB) |
Attività nelle fasi dell'emergenza |
Sin dalle primissime ore il personale ed i collaboratori del GNDT erano presenti nelle zone colpite. In particolare, alle ore 14.00 del 31 ottobre 2002 l'Ing. A. Lemme era già presente a S. Giuliano di Puglia e stava collaborando direttamente con il Dott. E. Galanti (direttore del SSN). La sera stessa veniva inoltrato un primo rapporto al Ministero per i Beni e le Attività Culturali sulla situazione degli edifici di culto. Alle ore 9.00 del 1 novembre 2002 l'Arch. G. Cialone, il Geom. S. D'Alessandro, il Geom. G. Petrucci, il Dott. G. Di Capua (GNDT-Roma) e la Dott.ssa S. Peppoloni (Coll. GNDT-Roma) raggiungevano S. Giuliano di Puglia (CB) e unitamente all'Ing. A. Lemme, in stretto rapporto con il Dott. E. Galanti, cominciavano a studiare l'attivazione della Funzione 9 (rilevo danni e agibilità), a coordinare le squadre di rilevamento di agibilità e ad effettuare alcuni sopralluoghi urgenti, anche con grave rischio personale a causa della forte replica delle ore 16.08 che li coglieva nel centro storico di S. Giuliano di Puglia (CB). In conseguenza della nuova scossa si verificavano alcuni crolli. Personale coinvolto: Personale CNR - Ufficio GNDT-L'Aquila: Ing. G. Cifani (responsabile), Ing. A. Martinelli, Arch. G. Cialone, Ing. A. Petracca, Ing. L. Corazza, Arch. C. Mutignani, Geom. S. D'Alessandro, Geom. G. Petrucci, Geom. D. Lazzaro Personale INGV - Ufficio GNDT-Roma: Geol. G. Di Capua Collaboratori GNDT: Ing. A. Lemme (Molise), Ing. A. Ferrandino (Puglia), Geol. S. Peppoloni (Roma) |
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S. Giuliano di Puglia (CB) |
Conclusione |
Le attività si sono così articolate:
Molise:
Puglia:
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Castellino del Biferno (CB) |
Archivio fotografico |