Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica

 

 

 

2. ISTRUZIONI GENERALI E SPECIFICHE PER LA COMPILAZIONE DELLE SEZIONI 1 E 2: IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'EDIFICIO

 

2.1 Organizzazione del rilievo

2.2 Modalità di svolgimento dell'ispezione

2.3 Prescrizioni ed indicazioni generali

2.4 Identificazione degli aggregati e degli edifici

2.5 Descrizione dell'edificio

 

 

2.1 Organizzazione del rilievo

 

Nel quadro complessivo dell'organizzazione dell'emergenza tecnica post-sismica, vale a dire dell'insieme delle attività volte a valutare gli effetti di danneggiamento su manufatti, ambiente e reti e a contribuire alla attivazione dei provvedimenti di riduzione degli effetti, l'attività di verifica dell'agibilità degli edifici riveste un ruolo di particolare rilievo, come si è già detto, per l'importanza rispetto alle necessità di ricovero della popolazione e per il cospicuo impegno di personale tecnico che essa richiede. Per terremoti anche d'intensità medio-bassa i controlli da effettuare possono raggiungere facilmente l'ordine di grandezza di diverse migliaia di edifici; per questo è indispensabile la predisposizione di una procedura specifica di organizzazione e gestione di tutta l'operazione.

Le procedure e gli strumenti operativi per la gestione tecnica dell'emergenza hanno trovato una prima sistemazione nella forma di un Manuale [8], nel quale il rilevamento di danno e agibilità è di fatto organizzato secondo un sistema che è bene riassumere qui brevemente in modo da inquadrare l'ispezione di agibilità, la compilazione della scheda ed il significato di alcuni suoi contenuti in un tale più articolato contesto.

L'organizzazione in sintesi prevede: che l'attivazione delle operazioni di verifica sugli edifici prendano le mosse da richieste dei cittadini al sindaco; che nell'ambito del comune si realizzi un primo momento organizzativo di tali richieste, che normalmente si riferiscono ad unità immobiliari, per relazionarle alle vere e proprie unità strutturali. Il sindaco inoltra quindi le richieste di sopralluogo su pre-individuati edifici al Centro Operativo Misto (COM) o altra struttura simile, dal quale squadre di rilevatori, registrate ed organizzate, vengono inviate per l'espletamento dell'ispezione; i rilevatori si recano presso la struttura comunale per segnalare l'attività di sopralluogo da effettuare, verificano i dati relativi, assumono informazioni utili allo scopo con il sostegno della struttura locale, espletano il loro compito e quindi informano il sindaco dell'esito; la struttura comunale si organizza per ricevere gli esiti (registri e cartografia) e per attivare i provvedimenti di loro competenza, compresa naturalmente l'eventuale ordinanza sindacale di sgombero; i rilevatori rientrano nel COM dove depositano la scheda compilata. I dati rilevati vengono informatizzati ed utilizzati sia per le attività di competenza del COM sia per le successive possibili elaborazioni di scenario.

Da questa sintetica descrizione si evidenzia la necessità della presenza di una struttura centrale organizzativa (COM o simile) che può attivare e gestire un gran numero di tecnici rilevatori, il ruolo importantissimo della struttura comunale, per le proprie competenze e anche per le conoscenze che può rendere disponibili, e l'indispensabile instaurasi di una efficace interconnessione tra questi due livelli per conseguire un efficiente funzionamento dell'attività.

 

 

2.2 Modalità di svolgimento dell'ispezione

 

L'ispezione va condotta inizialmente dall'esterno. Nel caso si riscontrino elementi tali da rendere l'edificio immediatamente inagibile è opportuno non procedere alla successiva ispezione interna. Viceversa l'assenza di danno all'esterno non implica necessariamente assenza di danno all'interno. I meccanismi di ribaltamento, ad esempio, almeno in fase iniziale, non sono generalmente visibili dall'esterno.

Nel corso dell'ispezione interna è bene procedere esaminando tutti i livelli dell'edificio, dai locali cantine o garage, fino ai locali del sottotetto. Da questi, ove possibile, o dall'esterno allontanandosi dall'edificio, è opportuno visionare il manto di copertura.

Più che una generica osservazione dell'edificio, è bene "cercare" evidenze di danno in posizioni dell'edificio e secondo modalità relazionate ai meccanismi di danno più comuni riportati nel seguito.

E' preferibile, in linea di massima, completare l'ispezione, acquisire un'idea generale dello stato di fatto sull'edificio e formulare una prima ipotesi di giudizio. Solo successivamente compilando la scheda e ripercorrendone tutte le sezioni, si può verificare che il percorso guidato della scheda conduca all'esito che era stato inizialmente previsto.

In alcuni casi può essere opportuno effettuare piccoli saggi sulle malte delle murature, o asportare porzioni di intonaco per esaminare l'andamento delle lesioni. Più raramente si presenta la necessità di saggiare la consistenza del calcestruzzo, asportando porzioni di copriferro.

Per la massima efficacia delle ispezioni e per la sicurezza degli operatori occorre disporre di un'attrezzatura minima, in particolare:

 

 

Nel caso di ispezioni ripetute sullo stesso edificio è preferibile disporre dei rapporti precedenti ed identificare eventuali interventi provvisionali effettuati (Sezioni 4, 5 e 6 della scheda di agibilità e danno), al fine di poter valutare correttamente le modifiche dell'assetto strutturale, e non, dovute agli eventi successivi ed agli interventi effettuati (ad esempio eliminazione di tegole o aggetti).

 

 

2.3 Prescrizioni ed indicazioni generali

 

La scheda è composta delle seguenti nove sezioni su tre pagine e di una quarta pagina contenente delle note esplicative sulla compilazione:

 

SEZIONE 1 - Identificazione edificio

SEZIONE 2 - Descrizione edificio

SEZIONE 3 - Tipologia

SEZIONE 4 - Danni ad elementi strutturali e provvedimenti di pronto intervento eseguiti

SEZIONE 5 - Danni ad elementi non strutturali e provvedimenti di pronto intervento eseguiti

SEZIONE 6 - Pericolo esterno indotto da altre costruzioni e provvedimenti di pronto intervento eseguiti

SEZIONE 7 - Terreno e fondazioni

SEZIONE 8 - Giudizio di agibilità

SEZIONE 9 - Altre osservazioni

 

Il rilevatore deve compilare la scheda in parte scrivendo alcune informazioni in spazi predefiniti, in parte annerendo alcune caselle di opzione attenendosi, a seconda dei casi, alle modalità riportante nella Tabella 2.1.

 

 

Tabella 2.1 - Modalità di compilazione dei campi della scheda

 

ELEMENTO GRAFICO

MODALITA' DI COMPILAZIONE

_______________

Testo in stampatello nello spazio della linea

|__|__|__|__|__|

  1. Testi: i caratteri alfanumerici in stampatello devono essere scritti negli spazi appoggiandoli a sinistra;

  2. Numeri: i caratteri devono essere scritti negli spazi appoggiandoli a destra;

m

La presenza di queste caselle tonde negli elenchi e sulle righe delle matrici indica la possibilità di indicare una sola opzione tra quelle previste. (monoscelta)

p

La presenza di queste caselle quadrate negli elenchi e sulle righe delle matrici indica la possibilità di indicare più opzioni tra quelle previste. (multiscelta)

 

Matrice per indicare un numero intero. Questo può essere composto da un numero di cifre pari al numero delle colonne.

Nella matrice riportata a lato può essere indicato un qualsiasi intero da 0 a 999.

Pr registrare un numero di 3 cifre si marca la cifra delle centinaia, quella delle decine e quella delle unità rispettivamente nella prima (colonna 100), nella seconda (colonna 10) e nella terza (colonna 1).

Nell'esempio il numero 35 è stato registrato marcando 0 nella colonna delle centinaia, 3 in quella delle decine e 5 in quella delle unità

 

 

2.4 Identificazione degli aggregati e degli edifici

 

Sulla cartografia vanno individuati i singoli aggregati strutturali, da intendersi quale insieme di edifici (elementi strutturali) non omogenei, a contatto o con un collegamento più o meno efficace, che possono interagire sotto un'azione sismica o dinamica in genere. Un aggregato strutturale può essere quindi costituito da un edificio singolo (come capita usualmente nel caso di edifici in cemento armato) o da più edifici accorpati con caratteristiche costruttive generalmente diverse. La presenza di un giunto sismico efficiente da luogo all'individuazione di due aggregati strutturali ben distinti. Qualora non sia possibile identificare a priori la presenza o la localizzazione di un giunto sismico, è opportuno considerare l'intero isolato come un unico aggregato, salvo procedere ad eventuali modifiche in sede di sopralluogo.

Gli aggregati vanno numerati, sulle carte messe a disposizione dal Comune (Tipo carta), in maniera univoca attraverso un codice. Tale codice, se assegnato da un coordinatore unico per l'intero comune, sarà composto da cinque cifre secondo una numerazione progressiva unica (eventuali modifiche sul campo vanno segnalate direttamente al coordinatore); se, viceversa il codice è assegnato dalle squadre rilevatrici, esso dovrà essere a cinque cifre, di cui le prime tre coincidono con l'identificativo della squadra, e le ultime due seguono la numerazione progressiva assegnata dalla squadra agli aggregati da essa rilevati. Un esempio di identificazione e numerazione degli aggregati ed edifici è rappresentato in Figura 2.1 e nelle Tabelle 2.2.

All'interno degli aggregati strutturali si individuano gli edifici, definiti come unità omogenee e in genere distinguibili dagli edifici adiacenti per tipologia costruttiva, differenza di altezza, età di costruzione, sfalsamento dei piani, etc.

 

 

 

Fig. 2.1 - Esempio di identificazione di aggregati ed edifici su foglio catastale ed indicazione della posizione di alcuni edifici.

 

 

Gli edifici costituiscono, quindi, organismi statici unici e possono essere distinti ed identificati sulla base dei seguenti criteri:

 

    1. fabbricati costruiti in epoche diverse;

    2. fabbricati costruiti con materiali diversi;

    3. fabbricati costruiti con solai posti a quote diverse.

 

L'identificazione degli edifici non è sempre facile ed univoca, specialmente nel caso degli aggregati di fabbricati in muratura tipici dei centri storici. Un edificio in muratura in particolare può essere definito come un fabbricato con continuità strutturale, delimitato da cielo a terra da pareti verticali portanti.

Nel caso di edifici in c.a. la definizione risulta generalmente meno problematica in quanto, in generale, si considerano edifici i fabbricati isolati da spazi o giunti rispondenti alla prescrizione normativa (nel qual caso l'edificio e l'aggregato coincidono).

 

Nella Sezione 1 della scheda sono raggruppate delle informazioni che servono alla identificazione sia dell'edificio sia del sopralluogo di cui esso è fatto oggetto. La scrittura a stampatello esplicita di Provincia, comune e frazione/località, è utile per la gestione in forma cartacea delle schede. Di fondamentale importanza, soprattutto per la gestione informatizzata dei dati, sono i due codici identificativi posti nei riquadri in alto a destra e denominati identificativo sopralluogo e identificativo edificio. Essi, come mostrato nelle Tabelle 2.2, sono formati dal concatenamento di più informazioni in modo da identificare in modo univoco l'edificio ed il sopralluogo eseguito (in generale sullo stesso edificio possono essere eseguiti più sopralluoghi).

 

 

Tabella 2.2a - Esempio di identificazione del sopralluogo

 

Esempio

015 0003 270997

Squadra

015 : N° univoco attribuito dal coordinamento centrale (COM) al alla squadra.

Scheda

0003 : N° progressivo che la squadra attribuisce alla scheda di sopralluogo nell'ambito dello stesso Comune.

Data

270997 : Data del Sopralluogo (giorno 27, mese 09 e anno 97 )

 

 

Tabella 2.2. b - Esempio di identificazione dell'edificio

 

Esempio

10 043 007 00005 023

Istat Regione

10 : N° di identificazione assegnato dall' Istat alla Regione

Istat Provincia

043 : N° di identificazione assegnato dall' Istat alla Povincia

Istat Comune

007 : N° di identificazione assegnato dall' Istat alla Comune

N° aggregato

00005 : N° di identificazione dell'aggregato edilizio pre-assegnato in mappa dal comune o assegnato dopo il sopralluogo in collaborazione tra la squadra e il comune

N° edificio

023 : N° di identificazione dell'edificio pre-assegnato in mappa dal comune o assegnato dopo il sopralluogo o assegnato in collaborazione tra la squadra e il comune

 

 

L'assegnazione univoca del numero alla squadra garantisce una univoca identificazione della scheda di sopralluogo nell'ambito della campagna di rilevamento. Così pure l'insieme dei dati ISTAT identificativi del comune (regione+provincia+comune) in unione con il numero di aggregato e quello di edificio consentono l'identificazione dell'edificio senza ambiguità. La combinazione di questi due identificativi rende possibile una gestione delle informazioni anche in una base dati unificata a livello nazionale. Anche in relazione a questo particolare aspetto si evidenzia l'importanza della formazione del catasto degli edifici come strumento preordinato alla gestione dell'emergenza tecnica e, in assenza, come strumento ordinatore della stessa nella sua fase di svolgimento.

 

 

Tabella 2.3 - Codici Identificativi dei servizi pubblici

 

CODICE

DESTINAZIONE

CODICE

DESTINAZIONE

S00

Strutture per l'istruzione

S38

Prefettura

S01

Nido

S39

Poste e Telegrafi

S02

Scuola materna

S40

Centro civico - Centro per riunioni

S03

Scuola elementare

S41

Museo - Biblioteca

S04

Scuola Media inferiore - obbligo

S42

Carceri

S05

Scuola Media superiore

S50

Attività collettive militari

S06

Liceo

S51

Forze armate (escluso i carabinieri)

S07

Istituto professionale

S52

Carabinieri e Pubblica Sicurezza

S08

Istituto Tecnico

S53

Vigili del Fuoco

S09

Università (Facoltà umanistiche)

S54

Guardia di Finanza

S10

Università (Facoltà scientifiche)

S55

Corpo Forestale dello Stato

S11

Accademia e Conservatorio

S60

Attività collettive religiose

S12

Uffici provveditorato e Rettorato

S61

Servizi parrocchiali

S20

Strutture Ospedaliere e sanitarie

S62

Edifici per il culto

S21

Ospedale

S70

Attività per servizi tecnologici a rete

S22

Casa di Cura

S71

Acqua

S23

Presidio sanitario - Ambulatorio

S72

Fognature

S24

A.S.L. (Azienda Sanitaria)

S73

Energia Elettrica

S25

INAM - INPS e simili

S74

Gas

S30

Attività collettive civili

S75

Telefoni

S31

Stato (uffici tecnici)

S76

Impianti per le telecomunicazioni

S32

Stato (Uffici amministrativi, finanziari)

S80

Strutture per mobilità e trasporto

S33

Regione

S81

Stazione ferroviaria

S34

Provincia

S82

Stazione autobus

S35

Comunità Montana

S83

Stazione aeroportuale

S36

Municipio

S84

Stazione navale

S37

Sede comunale decentrata

 

 

 

 

Il fondo grigio chiaro raggruppa quelle informazioni che possono essere in parte pre-assegnate o fornite dal coordinamento o dall'organizzazione a livello comunale. Ciò vale, per esempio, per i codici ISTAT di Regione, Provincia, Comune, Località e Sezione di censimento; tali informazioni sono importanti per la mappatura più dettagliata dei dati sulle conseguenze del sisma, rispetto a quella a scala dell'intero territorio comunale.

Il Tipo di carta ed il Numero di carta identificano (attraverso l'indicazione della tipologia di carta utilizzata e attraverso un codice di riferimento) la mappa sulla quale viene individuato l'edificio; questa indicazione è opportuna nel caso generale in cui la cartografia del territorio comunale si sviluppa su più fogli.

I dati catastali, Foglio, Allegato e Particelle sono utili come ulteriore elemento di identificazione e come collegamento con altri dati referenziati alla cartografia catastale. La Posizione dell'edificio serve ad evidenziare il suo rapporto di collegamento o contatto con altri edifici.

Nella figura 2.1 sono riportate alcune situazioni esemplificative.

Nel campo relativo alla Denominazione dell'edificio si riporta quella effettiva nel caso di edifici adibiti a funzioni di rilevante interesse pubblico o strategico (sedi di istituzioni, di pubblici servizi o di attività di pubblico per la comunità), mentre nel caso di edifici a destinazione di uso ordinario si riporta il nome del condominio o il nominativo di uno dei proprietari.

Il Codice d'uso serve a facilitare l'individuazione nella base di dati degli edifici che ospitano funzioni di pubblico servizio e deve essere scelto tra quelli riportati in Tabella 2.3. Nello spazio bianco a centro pagina, l'indicazione Fotocopia dell'aggregato strutturale con l'indicazione dell'edificio sta a significare che in esso si deve riportare, possibilmente fotocopiata, la parte della mappa di riferimento contenente l'aggregato strutturale e l'edificio oggetto del sopralluogo con i relativi codici identificativi sopra descritti. L'edificio deve essere evidenziato marcandone il contorno.

 

 

2.5 Descrizione dell'edificio

 

Nella Sezione 2 sono raccolte informazioni riguardanti i Dati metrici, l'Età, con indicazione del periodo di Costruzione e di eventuale Ristrutturazione dell'edificio, nonché il tipo di Uso ed informazioni relative all'Esposizione.

Nei dati metrici si deve indicare il Numero di piani complessivo compresi quelli interrati, il Numero di piani interrati, l'Altezza media di piano e la Superficie media di piano.

Il Numero complessivo di piani si riferisce a quelli che si contano a partire dallo spiccato di fondazione, incluso l'eventuale piano di sottotetto solo se praticabile. Si definiscono piani interrati quelli in cui l'altezza fuori terra (o l'altezza media fuori terra nel caso di edifici posti su pendio) è inferiore ad 1/2 dell'altezza totale del piano.

I valori di Altezza media di piano e Superficie media di piano sono elencati per fasce ed il criterio guida per la scelta, nel caso di variazione significativa tra i piani, è quello di considerare i valori medi che meglio riproducono il volume complessivo (per l'altezza si indicherà quella che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti; per la superficie va indicato l'intervallo che meglio individua la media delle superfici di tutti i piani).

Nella colonna relativa all'Età si deve indicare la casella relativa al periodo nel quale l'edificio è stato edificato ed eventualmente quella in cui esso ha subito un ristrutturazione significativa dal punto di vista strutturale.

Riguardo all'Uso si indicano tutti i tipi di uso eventualmente compresenti all'interno dell'edificio ed il relativo numero di unità.

A tale riguardo si precisa che l'uso Uffici è generalmente riferito agli uffici a carattere privato (es. banche, studi professionali, etc.), gli usi Servizi Pubblici e Strategico sono essenzialmente quelli elencati alla tabella 2.3. In particolare è da intendersi Strategico un edificio indispensabile all'espletamento stesso delle funzioni di Protezione Civile, come ad esempio gli ospedali, le sedi comunali, le caserme dei Vigili del Fuoco, etc. Infine si precisa che per deposito è da intendersi qualunque locale preposto all'accumulo di materiale, in cui non è prevista la presenza di personale fisso; sono da escludersi da tale definizione eventuali garage o cantine annessi ad unità abitative.

 

Nella colonna relativa all'Utilizzazione (che si riferisce comunque alle condizioni pre-evento), si indica, approssimativamente la percentuale di utilizzo dell'edificio in termini spaziali e/o temporali, secondo tre livelli (<30%, 30%ᇕ% e >65%). Più precisamente tale utilizzazione globale è misurata dalla somma dei prodotti tra le tra le percentuali dei volumi dell'edificio per le relative percentuali di utilizzazione temporale. Alternativamente, si può evidenziare il fatto che l'edificio non è affatto utilizzato, o perché, pur in condizioni di funzionalità, non vi è praticamente presenza umana (non utilizzato), o perché in costruzione, o perché rimasto non finito o infine perché si presenta in stato di abbandono (cattivo stato di conservazione e/o funzionalità).

Nel numero di Occupanti si indica il numero medio di persone che sono normalmente presenti, vale a dire che, prima dell'evento, occupavano l'edificio con continuità per ragioni di attività o residenza. Ad esempio, gli abitanti di "seconde case", utilizzate solo saltuariamente, non sono da classificare tra gli occupanti, nemmeno se accidentalmente presenti al momento dell'evento. Il numero degli occupanti si indica annerendo le caselle delle cifre delle centinaia, delle decine e delle unità.

L'ultima informazione presente nella sezione riguarda il tipo di proprietà distinta in pubblica o privata.