INGV
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Sezione di
Milano

Sito web per la disseminazione di dati sismologici di lungo periodo

[English]      [home]

Rilievo macrosismico degli effetti prodotti dalla sequenza sismica iniziata il 14 settembre 2003 (Appennino Bolognese)

agg. ore 16:00 del 16.09.2003
a cura di R. Camassi, F. Bernardini, E. Ercolani INGV-Milano

Il terremoto che ha colpito l’Appennino Bolognese alle ore 23.43 (ora locale) del giorno 14 Settembre 2003, è localizzato a 30 km a Sud della città di Bologna (Latitudine: 44.22°N Longitudine: 11.36°E). La magnitudo locale (Ml o Richter) della scossa è pari a 5.0, mentre la magnitudo momento (Mw) è pari a 5.3. La profondità ipocentrale sembra essere moderatamente elevata (15-20 km).

La zona fra la città di Bologna e l’Appennino è stata storicamente interessata da terremoti di moderata entità, i più importanti dei quali sono quelli avvenuti negli anni 1878, 1879, 1881 di intensità intorno al VII grado Mercalli (MCS). Nelle aree circostanti la sismicità è più presente ed importante: verso est, Forlivese, registriamo il terremoto del 1725, il cui epicentro è a circa 15-20 km dalla localizzazione dell’evento attuale, quelli del 1754 e del 1781. Verso sud vi sono le strutture sismogenetiche del Mugello, responsabili di due eventi storici importanti: nel 1542 e nel 1919. Verso nordovest , e più vicini a Bologna, sono stati i terremoti avvenuti nel 1455, 1505 e 1929, i cui effetti massimi furono di intensità comprese tra il VII e VII-VIII grado (vedi immagine).

Dall’analisi degli ultimi 10 anni della sismicità recente si evince come questa sia modesta, sia in frequenza che in magnitudo: gli unici eventi superiori a M =4.0 si localizzano nel vicino Forlivese, mentre nella zona oggetto della scossa del 14 settembre raramente sono state registrate scosse con magnitudo superiore a 3.5. Su circa 1200 eventi di magnitudo superiore a 1.8, meno di 100 sono compresi tra magnitudo 3.0 e 4.0 (vedi immagine).

    Date       Time   Mag  Lat   Lon
14 Sep 2003 23:42:00 5.0 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:50:00 2.5 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:51:00 2.4 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:53:00 2.3 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:55:00 2.5 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:56:00 2.6 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:57:00 2.6 44.22 11.36
14 Sep 2003 23:58:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:06:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:10:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:13:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:13:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:18:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:19:00 2.8 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:20:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:21:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:25:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:27:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:28:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:30:00 2.2 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:36:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:52:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:53:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 00:57:00 2.8 44.22 11.36
15 Sep 2003 01:04:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 01:09:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 01:29:00 3.0 44.22 11.36
15 Sep 2003 01:36:00 2.8 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:03:00 3.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:19:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:23:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:31:00 2.2 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:32:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 02:44:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 03:11:00 2.1 44.22 11.36
15 Sep 2003 03:45:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 03:53:00 2.3 44.22 11.36
15 Sep 2003 04:08:00 2.2 44.22 11.36
15 Sep 2003 04:39:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 05:14:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 06:05:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 06:11:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 06:34:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 06:41:00 2.2 44.19 11.40
15 Sep 2003 07:08:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 07:24:00 2.7 44.22 11.36
15 Sep 2003 08:20:00 2.9 44.19 11.40
15 Sep 2003 08:48:00 2.1 44.19 11.40
15 Sep 2003 11:22:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 11:25:00 2.4 44.22 11.36
15 Sep 2003 11:28:00 2.6 44.21 11.41
15 Sep 2003 11:41:00 2.4 44.21 11.41
15 Sep 2003 14:10:00 3.0 44.26 11.45
15 Sep 2003 14:35:00 2.2 43.97 11.17
15 Sep 2003 15:25:00 2.7 44.15 11.39
15 Sep 2003 15:40:00 2.4 44.22 11.42
15 Sep 2003 17:28:00 2.6 44.17 11.44
15 Sep 2003 17:46:00 2.3 44.25 11.46
15 Sep 2003 18:39:00 2.4 44.24 11.46
15 Sep 2003 19:20:00 2.3 44.26 11.48
15 Sep 2003 20:06:00 2.6 44.22 11.36
15 Sep 2003 20:20:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 21:38:00 2.2 44.22 11.36
15 Sep 2003 21:41:00 2.5 44.22 11.36
15 Sep 2003 21:52:00 3.2 44.18 11.34
15 Sep 2003 22:34:00 2.6 44.20 11.42
15 Sep 2003 22:50:00 2.0 44.22 11.36
15 Sep 2003 23:01:00 2.3 44.28 11.50
16 Sep 2003 00:32:00 2.2 44.24 11.45
16 Sep 2003 02:38:00 2.2 44.22 11.44
16 Sep 2003 03:08:00 2.0 44.29 11.47
16 Sep 2003 03:58:00 2.5 44.24 11.42
16 Sep 2003 05:24:00 3.0 44.21 11.42
16 Sep 2003 05:25:00 2.9 44.27 11.46
16 Sep 2003 06:39:00 2.4 44.23 11.44
16 Sep 2003 08:10:00 2.6 44.26 11.46

Tab. 1 - Parametri strumentali preliminari degli eventi più significativi
della sequenza simica iniziata il 14 settembre 2003.  Dati da Sala Sismica INGV

In Tab. 1 è riportata la lista delle scosse principali, aggiornata alle ore 8.00 del 16 settembre 2003, registrate dalla Rete Sismica Nazionale.

Effetti di danneggiamento

A seguito dell’evento principale, una squadra di rilevatori QUEST (Quick Earthquake Survey Team), ha condotto un'indagine macrosismica speditiva al fine di accertare gli effetti prodotti dall’evento e verificare, in particolare, l’entità del danneggiamento.

Il terremoto ha prodotto gli effetti più rilevanti nell’area compresa fra i comuni di Loiano, Monzuno e Monghidoro, ed è stato avvertito in un’area molto vasta fino a Firenze e Pisa in Toscana, nelle Marche, in Emila Romagna, nel Veneto, in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia. La scossa è stata avvertita in modo particolarmente sensibile nel bolognese: in città ha prodotto una certa paura e la segnalazione sporadica di qualche caduta di intonaci.

Gli effetti maggiori hanno interessato due piccole frazioni del comune di Monghidoro, mentre effetti di lieve danneggiamento, consistenti in distacchi di intonaci, fessurazioni generalmente leggere, hanno interessato - in modo sporadico, alcuni comuni dell'area. Alcuni danni rilevanti hanno riguardato alcune chiese presenti nell'area, riattivando generalmente fessurazioni o condizioni di instabilità preesistenti.

I danni maggiori sono stati riscontrati nella località di Zaccarlina, piccolo insediamento in comune di Monghidoro costituito da 10-12 edifici, nella quale si sono verificati il crollo di un paio di camini e lesioni gravi passanti in due edifici, risultati inagibili; uno di questi edifici ha subito anche un crollo parziale della copertura, anche se va rilevato un generale stato di degrado sia della muratura che delle strutture orizzontali. Alcuni altri edifici presentano lesioni leggere, ma diffuse, e piccoli distacchi di intonaci.

Tutti gli edifici presentano apparentemente qualche effetto di danneggiamento, anche se  sono abbastanza evidenti quadri fessurativi preesistenti, amplificati dal terremoto, e la possibile influenza di effetti morfologici  e di sito (frana).

Nella vicina piccola località di Sant'Andrea, danni più leggeri sono riscontrabili sia nel nucleo storico - parzialmente recuperato - che in un paio di edifici isolati. Più significativi di danni rilevati nella chiesa e negli edifici annessi: nella chiesa si è verificato il distacco di una vasta porzione della volta e sono visibili diverse lesioni che evidenziano leggeri meccanismi di distacco della facciata e dell'abside.

Diverse chiese presentano lesioni abbastanza gravi, così come gli edifici annessi, ma in tutti i casi verificati direttamente appaiono aggravamenti di dissesti preesistenti, più o meno riparati di recente.

La chiesa di Campeggio, altra frazione di Monghidoro, presenta una lesione nella volta dell'abside, così come nelle navate laterali.

La chiesa di San Benedetto Querceto, nel comune di Monterenzio, presenta lesioni che evidenziano leggeri meccanismi di distacco; leggeri distacchi di intonaci sono segnalati alla scuola elementare.

Lesioni e fessurazioni gravi sono segnalate anche per due chiese nel comune di Monzuno, quelle nelle frazioni di Valle e Trasasso, che è stato possibile rilevare solo esternamente; qualche lesione si è presentata anche nella chiesa parrocchiale del capoluogo e nell'edificio adiacente. In frazione Valle si è verificato un distacco parziale nella volta in mattoni della chiesa parrocchiale, mentre una casa adiacente alla chiesa risulta inagibile (ma era già fatiscente e pericolante prima del terremoto). In frazione Trasasso si sono verificati alcuni distacchi di intonaci e lesioni passanti nella chiesa e nell’adiacente canonica. Segnalazioni di singole case lesionate, ma da verificare, nelle frazioni Casone del Sacco e Ca’ del Ponte. Altre segnalazioni di danni leggeri a Ca’ di Giulietta, Pra’ della Signora e Ca’ di Veneziani.

A Loiano sono stati ogggetto di verifica accurata gli edifici della scuola materna, ove sono presenti alcune lesioni preesistenti - parzialmente monitorate - che non presentano sintomi di aggravamento significativo; le lesioni segnalate sull'edificio dell'ospedale e su un edificio privato vicino al municipio appaiono in buona parte preesistenti e del tutto modeste. Segnalazioni di danni ad alcune case e chiese del circondario (frazioni Scascoli e Barbarolo).

Isolate e sporadiche sono le segnalazioni di lesioni su edifici pubblici e privati nei comuni di Pianoro, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Casalfiumanese, oltre che in altri comuni limitrofi, segnalazioni che sono in corso di verifica, ma al momento non si evidenziano situazioni preoccupanti.

Nel comune di San Benedettto val di Sambro sono segnalate alcune lesioni leggere agli intonaci su edifici privati, il crollo parziale di una porzione di muro di un edificio fatiscente a Monteacuto Vallese, e la caduta di alcuni calcinacci in una scuola di Pian del Voglio. Nel palazzo del comune di Castiglione dei Pepoli si sono manifestate alcune leggere lesioni, cosi' come in alcuni edifici privati, ma senza situazioni degne di rilievo. Nel comune di Pianoro sono segnalate alcune lesioni a singole case nelle frazioni Querceto e Monte delle Formiche, cosi' come nella scuola materna del capoluogo e di Rastignano. Le segnalazioni relative a presunte lesioni o al deterioramento delle condizioni di quattro ponti che collegano la Fondovalle Savena alla strada della Futa, in località Pianoro Vecchio, appaiono inconsistenti.

Nel comune di Casalfiumanese sono segnalate alcune lesioni isolate, soprattutto in alcuni edifici della frazione di San Martino in Pedriolo, segnalazioni ancora da verificare.

La stampa locale di area modenese ha segnalato alcune lesioni a singoli edifici nel comune di Montese, e in particolare nella chiesa della frazione San Giacomo, ma va sottolineato che si tratta di una situazione di insatbilità e degrado che si trascina da anni,  già ripropostasi in occasione dal terremoto del Frignano del 7 luglio 1999.

 

Stima delle intensità macrosismiche

La classificazione degli effetti secondo una scala macrosismica, qualunque scala si utilizzi (MCS oppure EMS98), presume una valutazione complessiva dell'impatto del terremoto su un insieme di edifici sufficientemente consistente e rappresentativo, in modo che gli effetti non siano eccessivamente influenzati da situazioni anomale in termini di condizioni di sito (morfologia, instabilità o altro) o di vulnerabilità sismica.  La risposta sismica di un singolo edificio, infatti, può essere influenzata in modo decisivo da singole condizioni particolari, che riguardano quello specifico edificio e non altri.

Per questa ragione, ad esempio, gli effetti sull'edilizia monumentale e in particolare sulle chiese (o su certa tipologia di chiese) vanno considerate con particolare prudenza, in quanto si tratta di edifici che hanno un'alta vulnerabilità sismica, vale a dire una forte propensione ad essere danneggiate dai terremoti.

Allo stesso modo, però, vanno considerati con una certa cautela gli effetti prodotti su insediamenti modesti, costituiti da un numero limitato di edifici, il cui danneggiamento può essere condizionato in modo determinante da condizioni di sito o di vulnerabilità: è questo il caso, ad esempio, della località Zaccarlina, costituito da una decina di unità strutturali, sul quale influiscono in modo evidente effetti di sito (morfologia e instabilità generale, visibile anche dalla presenza di interventi di consolidamento, quali speroni e catene) e una elevata vulnerabilità sismica sul paio di edifici che hanno manifestato un danneggiamento rilevante. Non è un caso che il vicino insediamento di Sant'Andrea, che insiste su condizioni di sito del tutto analoghe, mostri un danneggiamento modesto, in presenza di recenti interventi di recupero del patrimonio edilizio; così come allo stesso modo si spiega, in questo caso, il danneggiamento grave alla chiesa.

Nella tabella che segue sono riportate le stime di intensità rilevate; in tabella con l'asterisco sono evidenziati i casi particolari: Zaccarlina e Sant'Andrea sono insediamenti molto piccoli, per cui la valutazione di intensità è da considerare con estrema cautela. I leggeri e sporadici danni segnalati a Loiano, Monghidoro e Monzuno, attualmente soggetti a verifica puntuale, sono di entità modesta, spesso connessi a quadri fessurativi preesistenti e statisticamente non rilevanti sull'insieme del patrimonio edilizio.

LocalitàCoordinateProvIsMCS
Zaccarlina (Monghidoro)44.23911.274BO70*
Sant'Andrea Val Savena (Monghidoro)44.23011.278BO60*
Loiano44.26911.323BO50*
Monghidoro44.21911.319BO50*
Monzuno44.27811.269BO50*
Bologna44.49811.340BO50
Borgo San Lorenzo43.95311.388FI50
Borgo Tossignano44.27811.588BO50
Campeggio (Monghidoro)44.22811.346BO50
Casalfiumanese44.29811.617BO50
Casola Valsenio44.22311.625RA50
Castel del Rio44.21211.505BO50
Castel Guelfo44.43211.676BO50
Castel San Pietro44.39811.590BO50
Castelbolognese44.31911.799BO50
Castiglione dei Pepoli44.14111.161BO50
Comacchio44.69412.183FE50
Contea (Rufina)43.86111.530FI50
Dozza44.35911.630BO50
Fontanelice44.25911.559BO50
Forlì44.21712.049FC50
Medicina44.47711.639BO50
Monteacuto Vallese 44.24111.208BO50
Mordano44.39711.813BO50
Pianoro44.38011.342BO50
Riolo Terme44.27611.723RA50
San Benedetto del Querceto 44.25511.376BO50
Sant'Agata (Scarperia)44.02111.335FI50
Sassoleone (Casalfiumanese)44.26111.482BO50
Scarperia43.99511.356FI50
Vignola (MO)44.48211.007MO50
Castenaso44.50811.468BO45
Cento44.72711.289FE45
Copparo44.89411.830FE45
Crespellano44.51411.129BO45
Faenza44.28811.881RA45
Imola44.35311.714BO45
Legnago45.19211.311VR45
Lugo 44.41911.910RA45
Modena44.64710.925MO45
Ravenna44.41712.198RA45
Sabbioneta44.99910.489MN45
San Marino43.91712.467RSM45
Argenta44.61511.837FE40
Bagnolo in Piano44.76210.673RE40
Brisighella44.22311.775RA40
Carpi44.78410.885MO40
Castel d'Aiano44.27911.002BO40
Castelluccio (Montese)44.22710.897MO40
Chioggia45.21912.279VE40
Correggio44.77110.779RE40
Ferrara44.83611.618FE40
Firenze43.77711.249FI40
Mirandola44.88711.065MO40
Montese44.27010.944MO40
Novellara44.84610.731RE40
Padova45.40711.876PD40
Pisa43.71610.401PI40
Porretta Terme44.15610.976BO40
Reggio Emilia44.69710.631RE40
Rovigo45.07011.790RO40
Zocca44.34710.994MO40
Milano45.4659.190MI35
Sansepolcro43.57012.141AR35
Treviso45.66912.244TV35
Venezia45.43812.335VE35
Bellaria (Igea Marina)44.15112.456RN30
Castelfiorentino43.60510.970FI30
Certaldo43.54711.041FI30
Cervia44.26312.353RA30
Cesenatico44.19712.405FC30
Fidenza44.86610.061PR30
Langhirano44.61410.268PR30
Pontremoli44.3779.882MS30
Sassuolo44.54110.781MO30
Savignano sul Rubicone44.09112.399FC30
Siena43.32111.328SI25

Tab. 2 - Stima preliminare degli effetti prodotti dal terremoto del 14 settembre 2003
rilevati da sopralluoghi diretti e questionari; * casi particolari: vedi testo.

QUEST (QUick Earthquake Survey Team) riunisce un Team di esperti dedicato al rilievo macrosismico post-terremoto in grado di intervenire in tempo reale, e di fornire, rapidamente ed univocamente, il quadro degli effetti nell'area colpita da un evento sismico, a supporto degli interventi di Protezione Civile e della Comunità Scientifica. A questo Team contribuiscono volontariamente ricercatori e operatori INGV, di altri enti e Università, con competenze multidisciplinari (sismologia, sismologia storica, geologia, ingegneria, macrosismica), in grado di gestire l’ampio ventaglio di problematiche che si presentano in occasione di un terremoto.

Al rilievo hanno contribuito F. Bernardini, R. Camassi, V. Castelli, E. Ercolani, M. Frapiccini (INGV, Sezione di Milano), G. Vannucci. L. Giovani, A. Tertulliani (INGV, Roma).