Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti


Progetto Esecutivo 98
5 - Valutazione a scala nazionale del rischio sismico
5.1 - Valutazione a scala nazionale della pericolosità sismica

Sottoprogetto 5.1.4 - Valutazione della pericolosità al sito


Materiale di lavoro e risultati preliminari


In questa pagina verranno via via resi disponibili sia il materiale di lavoro (files, ecc.) in distribuzione alle U.R., sia i risultati che saranno raggiunti dalle U.R. del Gruppo di Lavoro. Si tratterà quasi sempre di rapporti preliminari, elaborazioni grafiche, ecc.; insomma si tratterà di materiale di lavoro che viene distribuito agli operatori interessati quale stimolo per la discussione. La data che segue il link al singolo documento si riferisce alla data di inserimento in questa pagina.

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Materiali di lavoro

   Stime della pericolosità in accelerazione (Cornell, approccio deterministico, download matrici, ecc.)

   Stime della pericolosità in intensità (Cornell, metodo misto, download matrici, ecc.)
 

Contributi

   Analisi di sensibilità per la carta di consenso di pericolosità sismica del territorio nazionale (A.Rebez, D.Slejko - 15 aprile 1999)

   Influenza della superficie delle zone sismogenetiche sul calcolo della pericolosità sismica (A.Rebez, M.Stucchi - 26 luglio 1999)

   Confronto tra le stime della pericolosità sismica del territorio nazionale in accelerazione (approccio deterministico vs. metodo Cornell) (C.Meletti, D.Slejko, F.Vaccari - 30 settembre 1999)

   Confronto tra le stime della pericolosità sismica del territorio nazionale in intensità (metodo misto vs. metodo Cornell) (C.Meletti, D.Slejko - 5 ottobre 1999)

    Analisi di stabilità delle stime di pericolosità sismica del territorio nazionale realizzate con un approccio di tipo misto (C.Meletti, V.Petrini, P.Scandone - in fase di stesura finale!!)

    Confronto tra stime di pericolosità sismica con approccio probabilistico e storie sismiche al sito (M.Mucciarelli, L.Peruzza, P.Caroli - in arrivo!!)


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Aggiornato il 05/10/99 by C.Meletti


Stime della pericolosità in accelerazione

Approccio probabilistici di tipo Cornell
La valutazione della pericolosità sismica del territorio nazionale con approccio di tipo Cornell è stata realizzata dal GNDT e presentata al Dipartimento per la Protezione Civile nel 1996.
Ulteriori informazioni relative al metodo e ai risultati si trovano nel sito del GNDT al seguente indirizzo: http://emidius.itim.mi.cnr.it/GNDT/PS.html.
Per quanto riguarda la letteratura scientifica, si rimanda al seguente lavoro: Slejko D., Peruzza L., Rebez A., 1998. Seismic hazard maps of Italy. Ann. Geofis., 41(2), 183-214.

Riportiamo qui di seguito alcune informazioni tecniche sul file che è possibile scaricare da questa pagina.
I risultati di queste valutazioni sono rappresentati da una matrice di punti con passo di 0.1 gradi che ricopre l'intero territorio nazionale. Per ogni nodo della matrice è stata valutata la PGA (peak ground acceleration) attesa in un periodo di ritorno di 475 anni con una probabilità del 90%.
La griglia non è regolare in gradi geografici in quanto viene opportunamente deformata affinché i nodi siano effettivamente equidistanti in coordinate piane. La matrice è costituita da 13190 nodi con passo medio di 0.1 gradi. I valori di accelerazione attesa sono espressi in frazioni di g, accelerazione di gravità.
Il file è disponibile in formato ASCII con i valori di Longitudine, Latitudine e PGA incolonnati e separati da spazi.

Per scaricare il file compresso (78 Kb), cliccare qui .
Per vedere la rappresentazione in mappa cliccare nella figura sottostante:

Carta della PGA


Per qualunque altra informazione, rivolgersi a Dario Slejko.

Approccio deterministico attraverso modellazione del moto del suolo (da sismogrammi sintetici).
Questo metodo è stato sviluppato dai ricercatori dell'Università di Trieste, U.R. del GNDT.
Si riportano di seguito i principali riferimenti bibliografici relativi al metodo deterministico di zonazione sismica:

  • G. Costa, G.F. Panza, P. Suhadolc e F. Vaccari (1993). Zoning of the Italian territory in terms of expected peak ground acceleration derived from complete synthetic seismograms. J. Appl. Geophys., 30, 149-160.
  • G.F. Panza, F. Vaccari, G. Costa, P. Suhadolc e D. Fäh (1996).Seismic input modelling for zoning and microzoning. Earthquake Spectra, 12, 529-566.
  • G.F. Panza, F. Vaccari e R. Cazzaro (1999). Deterministic seismic hazard assessment. In F. Wenzel et al. (Eds), Vrancea Earthquakes: Tectonics, Hazard and Risk Mitigation, Kluwer Academic Publishers, The Netherlands, 269-286.

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    Qualche breve informazione sul file e sul metodo.
    Il file è in formato ASCII e contiene in ogni record i dati X, Y e Z di un singolo nodo della griglia di ricevitori, ovvero longitudine, latitudine e DGA (in cm/sec2).

    Il metodo si basa sulla discretizzazione della magnitudo massima degli eventi contenuti nel catalogo in celle di 0.2 gradi di lato e una sua successiva lisciatura con finestre spaziali di 3 celle di raggio (ovvero si riporta all'interno della finestra la magnitudo della cella centrale se questa è maggiore della cella in esame). Al centro di ogni cella viene posta una sorgente sismica. La propagazione delle onde viene studiata in un modello regionale medio. I sismogrammi sintetici vengono calcolati entro un raggio di 90 km dalla sorgente su una griglia di lato 0.2 gradi. In corrispondenza di ciascun nodo della griglia viene plottato il massimo valore di picco ottenuto a partire da qualunque sorgente l'abbia generato. Si possono ottenere mappe di picco in spostamento, velocità ed accelerazione di progetto (DGA).
    In questo caso è stata scelta la DGA, vale a dire Design Ground Acceleration. E' ottenuta calcolando uno spettro di risposta sintetico cui viene raccordata la forma spettrale dell'EC8.

    Per scaricare il file compresso (6 Kb), cliccare qui .
    Per vedere la rappresentazione in mappa cliccare nella figura sottostante:

    Carta della DGA


    Per qualunque altra informazione, rivolgersi a Franco Vaccari.


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    Stime della pericolosità in intensità

    Approccio probabilistici di tipo Cornell
    Valgono esattamente le stesse considerazioni fatte a proposito delle stime in accelerazione condotte con lo stesso metodo, a cui si rimanda.
    Le differenze, in questo caso, consistono nel fatto che le stime esprimono la intensità massima attesa in un periodo di ritorno di 475 anni con una probabilità del 90%. Inoltre la stima non viene realizzata sui nodi di una griglia regolarmente spaziata, ma viene condotta su tutti i singoli comuni italiani (8103).

    Per scaricare il file compresso (113 Kb), cliccare qui.
    Per vedere la rappresentazione in mappa cliccare nella figura sottostante:

    Carta della pericolosità con Cornell
    Per qualunque altra informazione, rivolgersi a Dario Slejko.

    Metodo misto
    Questo approccio alla stima della pericolosità sismica è stato sviluppato dai ricercatori del Politecnico di Milano.
    Riferimenti bibliografici relativi al metodo e ad una sua applicazione sono tra gli altri:
    Grandori G., Guagenti E., Petrini V., 1984. On the Use of Renewal Processes in Seismic Hazard Analysis. Proc. 8th World conf. on Earthquake Engineering, 1, 287-294.
    Petrini V., 1995. Pericolosità sismica e prime valutazioni di rischio in Toscana. CNR Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico / Regione Toscana - Dipartimento Ambiente.

    Il metodo porta al calcolo della probabilità di eccedenza che si verifichi un evento con intensità I in un assegnato intervallo di tempo, attraverso:

  • la determinazione della sequenza temporale degli eventi in ogni comune;
  • la determinazione della distribuzione probabilistica dei tempi di intercorrenza tra evento ed evento (considerando gli eventi risentiti con intensità superiore ad una soglia);
  • la determinazione delle distribuzioni probabilistiche dell'intensità epicentrale per l'intera area (per zone sismogenetiche);
  • la determinazione della distribuzione probabilistica delle intensità al sito mediante riduzione della distribuzione delle intensità epicentrale utilizzando modelli di attenuazione.

  • Il file dei risultati è in formato ASCII tabellare e contiene per ogni comune le seguenti informazioni: codice Istat di regione, provincia e comune, nome del comune, longitudine e latitudine in gradi centesimali, intensità massima attesa in 475 anni.
    Per scaricare il file compresso (156Kb), cliccare qui .
    Per vedere la rappresentazione in mappa cliccare nella figura sottostante:

    Carta della pericolosità con il metodo misto


    Per qualunque altra informazione, rivolgersi a Vincenzo Petrini.


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