OBIETTIVO B - Valutazione del rischio sismico ed elementi per la sua riduzione

Sub-obiettivo B1: Vulnerabilità e rischio a scala nazionale

(resp. M. Dolce)


Introduzione

Le attività relative al Sub-obiettivo B1 sono organizzate attualmente in sei settori. Di questi, i primi cinque sono direttamente coordinati da M. Dolce, mentre il sesto, relativo ad aspetti di confine tra il Sub-obiettivo B1 ed il Sub-obiettivo B3, vede come responsabile M. Calvi in stretto coordinamento con M. Dolce. In ciascun settore operano più Unità di Ricerca ed un coordinatore/responsabile. I settori attuali (si tratta ovviamente di una struttura informale) sono:

Nel PE 96 il finanziamento complessivo per ricerca dei primi cinque settori era di circa 500 ML, oltre a tre Art. 23; il sesto settore era finanziato nell'ambito della Linea 6.

La linea copre sostanzialmente il Sub-obiettivo B1, con ampio rapporto col Progetto "Catania".

Ciascun coordinatore ha organizzato riunioni per l'attuazione del PE 96, i cui resoconti sono stati mandati al Presidente del GNDT e sono quindi attualmente conservati al GNDT. C'è stata una piena partecipazione alla riunione sul Progetto "Catania" svoltasi a Milano il 18 luglio 1996, in cui c'è stata l'assunzione di diversi impegni. Dati i pesanti ritardi nella disponibilità dei fondi, il lavoro finora svolto è stato principalmente dedicato al coordinamento tra le varie attività.

B1.1 Utilizzazione di dati "poveri"

Si è avviata l'estrazione dai dati ISTAT di elementi sulla distribuzione del costruito residenziale sul territorio, la suddivisione del costruito stesso in classi, l'associazione a ciascuna classe di distribuzioni probabilistiche dell'indice di vulnerabilità, desunto dalle schede di secondo livello GNDT disponibili.

B1.2 Vulnerabilità di edifici ordinari

Si sono svolte una serie di riunioni finalizzate all'aggiornamento delle tecniche per la determinazione della vulnerabilità degli edifici in muratura e per la creazione di uno strumento di rilievo del danno e dei fattori di vulnerabilità delle costruzioni in muratura che, garantendo la continuità con le esistenti schede, sia innovativo e sostanzialmente unitario, perché basato su una univoca definizione del danno, anche se articolato in più livelli finalizzati ad esigenze diverse. È stata elaborata una prima ipotesi per una nuova procedura di rilievo danno/vulnerabilità basata su tre livelli coerenti, introducendo altresì una schedatura articolata ad albero così da permettere la convivenza di tutte le informazioni disponibili ai diversi livelli di dettaglio. Si è altresì intrapreso lo studio per la regionalizzazione delle tipologie e delle relative matrici di probabilità di danno, in particolare esaminando i dati di danno e vulnerabilità relativi al terremoto del '90 in Basilicata.

B1.3 Vulnerabilità di edifici monumentali

Partendo dalla metodologia di rilevamento tramite scheda delle chiese, messa a punto da Doglioni, Moretti, Petrini, le diverse unità di ricerca si sono indirizzate da un lato verso l'individuazione di modelli meccanici semplificati per la valutazione della vulnerabilità dei diversi macroelementi in cui è suddiviso il fabbricato, dall'altro verso una finalizzazione dei dati raccolti nella definizione delle più adeguate strategie di intervento. Il coordinamento delle attività è stato curato attraverso una riunione a Genova, il 18 giugno e a Milano il 18 luglio, quest'ultima in relazione alle applicazioni delle metodologie di indagine nell'ambito del Progetto "Catania".

B1.4 Vulnerabilità di sistemi

L'attività rivolta all'area catanese è stata orientata nella prima fase all'acquisizione dei dati riguardanti le reti stradali (con obiettivi concernenti la distribuzione ottimale di risorse sul territorio finalizzata alla mitigazione del rischio) e le reti elettriche, nonché al perfezionamento delle tecniche di analisi delle reti elettriche come sistema. Per quanto riguarda la vulnerabilità sismica del sistema degli acquedotti, i primi contributi hanno riguardato:

B1.5 Aspetti informatici

Sono state svolte riunioni per la definizione di dettaglio delle attività di ordinamento, archiviazione e messa a disposizione degli interessati dell'enorme patrimonio di dati raccolti a partire dal 1980 sul territorio italiano in termini di vulnerabilità di primo e di secondo livello. Si sono pertanto evidenziati:

Si sono individuati, conseguentemente, i seguenti obiettivi di breve-medio termine:

sulla cui realizzazione sono incentrati gli sforzi dei lavori in corso di esecuzione.

B1.6 Vulnerabilità di classi di edifici

L'attività di ricerca su questo tema ha essenzialmente riguardato la valutazione della vulnerabilità degli edifici storici in muratura mediante tecniche basate sulla modellazione numerica e individuazione delle tecniche di rinforzo per la riduzione della vulnerabilità.

Sono in corso in questo campo ricerche sugli argomenti seguenti:

a) quali tecniche di prova sperimentale possano essere utilizzate con maggiore profitto e minore costo per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti in muratura;

b) quali modelli numerici raffinati offrano le migliori garanzie di fedele simulazione del comportamento reale, soprattutto al fine di tarature di modelli semplificati, e campagne numeriche a carattere parametrico per la valutazione della risposta di classi di edifici;

c) valutazione delle prestazioni di modelli semplificati attualmente utilizzati e sviluppo di modelli migliorati per edifici in muratura;

d) valutazione della risposta, e quindi della vulnerabilità, di edifici in muratura in funzione di un numero ridotto di elementi significativi;

e) esame critico della filosofia, dei metodi e delle tecniche di rinforzo di edifici in muratura;

f) esame critico dei materiali murari utilizzati in Italia.



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