ASMI Archivio Storico Macrosismico ItalianoItalian Archive of Historical Earthquake Data

No recent studies are available for a good many of the earthquakes listed in the CPTI04 catalogue [CPTI Working Group, 2004]. We focused on a group of 851 earthquakes occurred within the 1198 AD-1980 AD time-window (but mainly in the 1900’s), whose epicentral intensity ranges from V-VI up to VII MCS and whose epicentral parameters are derived from the PFG catalogue [Postpischl, 1985a].

We systematically studied these earthquakes adopting an expeditious and rigorous revising procedure that allowed us to provide updated and improved epicentral parameters for 741 out of 851 studied earthquakes. Of the remaining 110 earthquakes, 26 proved to be either non-existent or extremely doubtful; finally in 84 cases the collected historical evidence was not detailed enough to allow new parameters to be calculated. Epicentral intensity values dropped down in 72% of the studied cases, and they grew up in the 4.5% of cases only; as a result, about 50% of the studied earthquakes has now an epicentral intensity value lower than the threshold currently adopted by the catalogue. In a few cases noticeable variations in the epicentral location occurred as well.

The results of this study are summed up in 851 “file-cards” and about 12.500 observed intensity data points, that we propose in this “Quaderno”, together with a methodological introduction.

Postpischl (1985) richiama Cancani (1901) e Peronaci (s.d.); il secondo non riporta né informazioni macrosismiche, né riferimenti bibliografici. Il terremoto risulta presente anche in UCMG (1871-1900) e nel catalogo di Giorgetti e Iaccarino (1971), in cui si richiama lo stesso Cancani (1901), ma non in quelli di Cavasino (1835) e Kàrnìk (1971).

Scarse le informazioni presenti in due corrispondenze del giornale La Stampa del 7 ed 8 aprile 1900, mentre nessuna informazione è stata reperita con la consultazione dei quotidiani Corriere della Sera, L'Avvenire ed Il Resto del Carlino.

Tab. 1 ed app. A sono state quindi compilate sulla base dei dati macrosismici riportati da UCMG (1871-1900) e Cancani (1901); secondo tali dati il terremoto fu risentito fortemente in varie località del Cuneese, ma solo nel piccolo centro abitato di Bagni di Vinadio produsse danni molto lievi ai fabbricati.

I valori d'intensità, che in Cancani (1901) sono espressi secondo la scala MERCALLI e non sono accompagnati dalle relative descrizioni degli effetti, sono stati considerati corrispondenti ad analoghi valori in MCS, in quanto le due scale sono pressoché equivalenti fino al VII grado. L'ora indicata è quella registrata presso l'Osservatorio Astronomico di Torino.

Questo evento è presente in CPTI (1999) con i seguenti parametri:

L’evento è presente in CPTI (1999) sulla base del catalogo Postpischl (1985) che utilizza come fonti Cancani (1903) ed il catalogo inedito di Peronaci (1973).

Cancani (1903), nelle “Notizie sui Terremoti osservati in Italia durante l’anno 1900”, riferisce che verso le ore 23.40 in diversi comuni del cuneese venne sentita una scossa.

Le notizie inviate a Cancani dagli osservatori si limitano ad indicare la direzione della scossa e se essa fu ondulatoria o sussultoria.

Un quotidiano coevo all’evento “La Gazzetta del popolo” di Torino (1900) (sinora non recuperato) sembra essere stata la fonte di Cancani per le informazioni riguardanti Mondovì e Savigliano.