Il giorno 12 luglio 2011 l’alto Appennino forlivese (provincia di Forlì-Cesena) è stato interessato da due forti scosse sismiche. La prima è stata registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle ore 8:53 locali (6:53 UTC), con magnitudo ML pari a 4.0 e localizzazione epicentrale nel punto di coordinate Lat. 43.920°N, Lon. 11.861°E, circa 50 km a E-NE della città di Firenze (Figura 1); la seconda è stata registrata circa 20 minuti più tardi, alle ore 9:15 locali (7:15 UTC), con ML=3.9 e localizzazione epicentrale nel punto di coordinate Lat. 43.915°N, Lon. 11.848°E.
Un primo evento di ML=3.6 era stato registrato nella stessa zona già il giorno prima (alle ore 17:01 locali del giorno 11 luglio 2011).
Le due forti scosse del 12 luglio sono state seguite da decine di repliche, tra cui un evento di ML=3.6 registrato alle ore 21:20 locali della stessa giornata. I terremoti dell’11 e 12 luglio 2011 rientrano nell’ambito di una sequenza sismica che ha interessato la zona appenninica della provincia di Forlì-Cesena a partire dalle fine di maggio 2011, con valori massimi di magnitudo che fino al 12 luglio si erano mantenuti al di sotto di 4.0. Tuttavia, rispetto all’attività sismica registrata dal 24 maggio 2011 fino ai primi di luglio, concentrata prevalentemente nell’area dell’alto Savio, gli eventi dell’11 e 12 luglio risultano localizzati circa 10 km più ad ovest, nell’alta valle del Bidente (Figura 2). Le profondità sono confinate entro i 10 km [Fonte: comunicato INGV del 12 luglio 2011, aggiornamento ore 13:30].
La zona interessata dalla sequenza sismica del maggio-luglio 2011 è caratterizzata da una importante sismicità storica. Gli eventi più forti in passato sono avvenuti nel 1584, nel 1661 e nel 1768, con effetti valutati fino al IX grado della scala Mercalli (MCS); da ricordare anche l’ultimo forte terremoto, avvenuto il 10 novembre 1918 (ML=5.8), con effetti valutati fino all’VIII grado MCS nell’area di Santa Sofia (dati da DBMI04: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04).