Il giorno 14 settembre 2009, alle ore 22:04 locali (20:04 UTC), un terremoto di magnitudo Ml=4.2 (Mw=4.4) ha colpito la zona del Mugello, in provincia di Firenze, sull’Appennino tosco-emiliano. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel punto di coordinate Lat. 44.012°N, Lon. 11.284°E, circa 25 km a nord della città di Firenze, ed è stato seguito da una ventina di repliche, tutte di magnitudo molto bassa (Ml≤2.8) e con una profondità ipocentrale verosimilmente compresa fra i 3 e i 9 km. [Fonte: comunicato INGV, 2009.09.15, h. 00:30]
Le reti sismiche locali del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e della Fondazione “Prato Ricerche” (ex Istituto Geofisico Toscano) hanno registrato complessivamente circa 200 eventi sismici concentrati quasi tutti nelle prime ore; la sequenza è andata quasi completamente esaurendosi nelle 24 ore successive alla scossa principale. Da notare che gli eventi della sequenza del 14-15 settembre 2009 si localizzano circa 5 km a sud-est rispetto agli epicentri della crisi sismica del marzo 2008, i cui eventi più forti (tre scosse con M compresa tra 4.4 e 4.1) ebbero energie comparabili con quella rilasciata dalla scossa principale del 14 settembre 2009 (comunicato INGV).
Il bacino del Mugello è caratterizzato da una importante sismicità storica. I terremoti più forti in passato sono avvenuti il 29 giugno 1919 e il 13 giugno 1542, entrambi con Io=IX grado MCS; quello del 1542, in particolare, colpì con effetti distruttivi un’area che comprende anche quella maggiormente interessata dall’evento in oggetto. La zona di Scarperia, inoltre, fu colpita da un forte terremoto anche nel settembre del 1611 (Io VII MCS) [dati da DBMI04].