La presente relazione rendiconta l'attività svolta dall'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) nell'ambito del contratto n° 52 Prot. DRPC/4784/SRP del 19 luglio 2000, stipulata con la Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia, Direzione Regionale della Protezione Civile, per lo studio urgente del rischio geologico residuo in comune di Erto e Casso.
Il compito assegnato all'OGS consiste nello studio della sismicità e nella definizione dell'input sismico da utilizzare nella modellazione dei fenomeni franosi.
Questo studio si collega al filone di analisi commissionate dalla Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia ad OGS e altre istituzioni scientifiche regionali per una maggiore conoscenza del rischio sismico regionale, filone che ha visto nella mappa di rischio sismico regionale il recente prodotto di punta. Il presente studio, inoltre, si inquadra nelle attività che da anni OGS conduce nell'ambito del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, fra i quali vale la pena di ricordare la carta di pericolosità del territorio nazionale a fini di riclassificazione (Slejko et al., 1998) e lo studio del rischio sismico di Vittorio Veneto, attualmente in corso.
I prodotti attesi dal presente studio sono una revisione della sismicità locale che interessa il comune di Erto e Casso e la caratterizzazione dello scuotimento atteso a fini di modellazione della franosità locale. Per adempiere a queste richieste, OGS ha provveduto ad analizzare la sismicità storica e quella recente del Friuli occidentale, giungendo ad una precisazione della zonazione sismogenetica proposta per il calcolo della pericolosità sismica regionale (Slejko et al., 2000). Per quanto riguarda il calcolo dello scuotimento atteso, nelle carte probabilistiche è stata introdotta la penalizzazione in funzione della tipologia dei terreni derivata sia dall'applicazione di relazioni di attenuazione diversificate, similmente a quanto già fatto per la carta di pericolosità regionale (Slejko et al., 2001), sia dall'applicazione di coefficienti correttivi secondo le più recenti proposte internazionali (Field et al., 2000). Nei calcoli deterministici è stata applicata una recente metodologia di Kijko e Graham (1998, 1999) per la valutazione statistica del terremoto massimo possibile in una regione sismica.
I risultati ottenuti sono stati tutti restituiti su cartografia digitale tramite l'uso di GIS; in tal modo si ritiene di ottemperare alle specifiche della Convenzione che prevede la restituzione dei risultati alla scala 1:5000, anche se i documenti di base possono talora non soddisfare i requisiti di una resa cartografica così di dettaglio. Nella relazione qui presentata, per esigenze di sintesi, si riportano documenti generalmente a scala maggiore.