Il periodo sismico è descritto nel Catalogo di Riferimento da 39 scosse, ripartite in 3 diverse fasi di attività, di cui la più severa ha prodotto effetti di intensità Vili MCS.
Trattandosi di un terremoto novecentesco per il quale non esiste una “tradizione” documentaria così come si è venuta stratificando per gli eventi dei secoli precedenti nei grandi cataloghi macrosismici di fine Ottocento (Perrey, 1848; Guarini, 1880; Mercalli, 1883; Baratta, 1901, ecc.) si è ritenuto di impostare lo studio del terremoto su una breve analisi introduttiva delle informazioni disponibili finalizzate all'avvio della ricerca vera e propria.
Relativamente alla scossa principale della prima fase le fonti del catalogo sono l’opera di Cavasino (1935) e l’inedito Elenco cronologico dei terremoti (1700-1973) di Peronaci F.; per la scossa del 16 giugno le fonti sono il testo di Martinelli (1918) e il catalogo di Karnik; infine per la scossa del 16 agosto sono fonti del catalogo gli stessi testi del Martinelli, di Cavasino e di Karnik.
L’unico testo abbastanza analitico tra quelli utilizzati in bibliografìa è quello del Cavasino che si basa sulle cartoline macrosismiche pervenute all'ufficio Centrale di Meteorologia e Geofìsica, rimaste inedite per problemi finanziari e organizzativi.
Nessuno dei testi citati fornisce informazioni su effetti del terremoto nel territorio della Repubblica di San Marino.