Castelli V., Camassi R., Cattaneo M., Cece F., Menichetti M., Sannipoli E. A., Monachesi G., 2016. Materiali per una storia sismica del territorio di Gubbio: terremoti noti e ignoti, riscoperti e rivalutati. Quaderni di Geofisica, 133, 200 pp. https://doi.org/10.13127/qdg/133
La città di Gubbio è il capoluogo di un territorio sede di attività sismica abbastanza significativa e al tempo stesso una meta di rilievo nel circuito turistico italiano; ciò fa di Gubbio una risorsa importante per l’economia e rende la mitigazione del rischio sismico a livello locale un obiettivo strategico. Per conseguire questo obiettivo sono necessarie - tra l’altro - conoscenze affidabili ed esaurienti sulla sismicità storica, che però non è mai stata studiata sistematicamente prima d’ora. Dal 2013 ai primi del 2015 il territorio di Gubbio è stato sede di attività sismica costante, per lo più di bassa energia ma con alcuni eventi più significativi anche se non paragonabili con l’ultimo rilevante terremoto locale, avvenuto nel 1984 (Mw 5.6). Nel corso della sequenza alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si sono coalizzati con alcuni studiosi locali per realizzare uno studio storico sistematico della sismicità eugubina. Il lavoro, svolto senza finanziamenti e con criteri di massima economicità e speditività, ha avuto ottimi risultati: il numero di osservazioni macrosismiche disponibili per Gubbio è quasi triplicato, salendo a 159 osservazioni rispetto alle 56 contenute nel Database Macrosismico Italiano 2011 (DBMI11) [Locati et al., 2011]; sono state raccolte testimonianze di danni causati a Gubbio o nel territorio da terremoti finora ritenuti al di sotto della soglia di danno ed è stata identificata una ventina di terremoti (alcuni dei quali responsabili di danni più o meno gravi a Gubbio o nel territorio) che finora erano rimasti sconosciuti alla letteratura e ai cataloghi sismici.
Gubbio (Umbria) is the chief locality in a moderately seismic area and also a landmark in Italy’s network of tourist destinations; this makes Gubbio a significant economic resource and the mitigation of seismic risk in the Gubbio area a strategic objective. To achieve this objective it is required – inter alia – to have a comprehensive and reliable picture of local historical seismicity; until now, however, no critical study of historical earthquakes of the Gubbio area had ever been made. From 2013 to early 2015 this area has been affected by constant seismic activity, with mostly low energy events interspersed with a few significant ones, though none comparable with the last major local earthquake, occurred in 1984 (Mw 5.6). As the sequence went on, a few INGV researchers teamed up with local scholars with the intent of producing a systematic, up-to-date study of Gubbio historical seismicity. The study, carried out on a voluntary basis and totally unfunded, has had excellent results: the total number of macroseismic observations available for Gubbio has risen to 159 from 56 observations that were collected in the Italian Macroseismic Database 2011 (DBMI11) [Locati et al., 2011]; evidence of damage has been collected for some earthquakes that were previously believed not to have caused any damage; finally we discovered about twenty hitherto ‘unknown’, earthquakes, some of which caused damage in Gubbio and/or the surrounding area.
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