A seguito dei terremoti che hanno colpito il Molise il 14 (Mw 4.6, coord. 41.89, 14.84) e il 16 (Mw 5.1, coord. 41.874 14.865) agosto 2018, squadre del gruppo di emergenza QUEST hanno svolto un rilievo macrosismico sul terreno a partire dal 20 agosto.
Il rilievo ha riguardato inizialmente le località che gli organi di stampa indicavano come le più colpite, per poi interessare aree più distanti. Il patrimonio edilizio delle località visitate, pur mostrando un certo grado di abbandono e di scarsa manutenzione di alcuni edifici più vecchi, è generalmente composto da edifici di buona muratura con pietre squadrate e/o mattoni e malte adeguate (tipo B). In diversi casi gli edifici sono caratterizzati dall’utilizzo di materiali diversi a seguito di ristrutturazioni e sovrapposizioni. Nelle aree di espansione dei centri storici c’è una presenza significativa di edifici in cemento armato costruiti negli ultimi decenni. E’ importante sottolineare come in tutta l’area i paesi siano edificati su terreni soggetti a dissesti geomorfologici di diversa entità, come testimoniato dalle cattive condizioni della viabilità locale
Il quadro degli effetti emerso dal rilievo è quello di un evento che, non ha provocato danni di particolare severità, sebbene sia stato largamente avvertito e abbia creato preoccupazione nella popolazione.
Il danneggiamento osservato è sporadico, generalmente molto lieve (danni di grado 1, molto raramente di grado 2) in edifici sia di tipo A che B (vedi foto 1 e 5).
In qualche caso isolato, in edifici fatiscenti e in stato di abbandono, è stato osservato il crollo di parti di tetto e di porzioni del paramento esterno di murature a sacco (danno di grado 4) (foto 2). Sono state rilevate leggere lesioni interne su tramezzi e architravi. Alcune chiese, come ad Acquaviva Collecroce, Tavenna, Castelmauro e Civitacampomarano, mostrano leggere lesioni sugli archi delle navate e talvolta all’esterno (foto 4). In diversi casi il manifestarsi di fessurazioni ha ricalcato le vecchie lesioni dovute ad eventi precedenti, non ancora sanate. Vi sono state segnalazioni di effetti transitori come caduta di piccoli oggetti, tremolio di mobilio e oscillazione di ringhiere e lampioni.
Pur avendo riscontrato differenze nella percezione del terremoto da parte della popolazione nelle diverse località, complessivamente il quadro osservato è ben descritto dal grado 5 della scala EMS98, intensità attribuita a tutte le località visitate, con la sola eccezione di Montecilfone a cui è stata assegnata una incertezza nell’attribuzione tra il 5 e il 6 grado EMS98. La valutazione dell’intensità è stata fatta anche secondo la scala MCS e fornisce valori pressoché simili.