In seguito allo sciame sismico registrato dalla rete sismica dell’INGV – Sezione di Catania giorno 14/3/2009, che ha interessato il versante orientale etneo, è stata effettuata un'indagine macrosismica speditiva al fine di conoscere gli effetti sul territorio del terremoto più energetico. Il rilievo, effettuato secondo le procedure del gruppo di pronto intervento macrosismico QUEST, è consistito in un’indagine telefonica per verificare la presenza di eventuali danneggiamenti e dell’avvertibilità nel far field.
L’evento, di magnitudo ML pari a 3.5, si è verificato alle 10:26 locali. Localizzato strumentalmente a circa 2.0 km a nord-ovest di Milo, il terremoto è stato ampiamente avvertito in tutto il versante orientale etneo.
Nelle aree a maggior risentimento (Macchia di Giarre, Milo, S. Alfio, S. Venerina, Zafferana Etnea) la scossa, preceduta da un boato, è stata ampiamente avvertita causando, in qualche caso, anche la caduta di suppellettili. In alcuni edifici si segnalano distacchi di intonaci e riapertura di lesioni preesistenti a Macchia di Giarre e a S. Venerina; questi danni sono tuttavia occasionali e quindi non indicativi di valori di intensità macrosismica superiori. Il quadro complessivo degli effetti rilevati (Imax = V MCS) è compatibile con la profondità e la magnitudo dell'evento definiti strumentalmente.
L’area di avvertibilità si estende fino ad una distanza di circa 15 km dall’epicentro.