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Galli and Camassi, 2009

Galli P., Camassi R. (eds.), 2009. Rapporto sugli effetti del terremoto aquilano del 6 aprile 2009. Rapporto tecnico QUEST, DPC-INGV, Roma, 12 pp. https://doi.org/10.13127/QUEST/20090406

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Abstract

A seguito del forte terremoto verificatosi nella conca aquilana alle ore 3.32 locali del 6 aprile, si è attivato il gruppo di pronto intervento macrosismico QUEST - costituito nell’occasione da alcune squadre di rilevatori delle sezioni INGV di Bologna, Roma, Napoli e Catania, da alcune squadre del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (supportate da tecnici ENEA) e da colleghi dell’Università della Basilicata e del CNR (IMAA) - che ha avviato immediatamente il rilievo degli effetti macrosismici. Si premette che tutti i rilevatori che si sono adoperati nel rilievo sono esperti nella valutazione macrosismica degli effetti di un terremoto, sia grazie alle esperienze maturate negli eventi pregressi (a partire dai terremoti del Friuli del 1976), sia per la quotidiana consuetudine nello studio e parametrizzazione dei terremoti storici attraverso le fonti scritte. La valutazione finale dell’intensità MCS in ogni località (Tab. 1) è frutto della decisione collegiale di un team di esperti di rilevamento macrosismico e di sismologia storica, ed è stata condotta a partire dall’analisi e discussione delle osservazioni riportate dalle singole squadre. I casi “controversi” o di non facile lettura sono stati oggetto di ripetute rilevazioni da parte di squadre differenti, al fine di minimizzare i giudizi soggettivi dei singoli operatori. La valutazione del grado macrosismico è stata condotta sulla base dell’elaborazione della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (1930) contenuta in Molin (2003) e sintetizzata in un documento a parte allegato. Da questo punto di vista non sono state prese in considerazioni valutazioni fornite da persone non inquadrate o riconosciute nel team di QUEST o comunque non esperte di rilievo macrosismico e di ricerche di sismologia storica. Il lavoro preliminare ha avuto l’esclusivo obiettivo di definire al meglio il limite del danneggiamento medio-grave; successivamente il rilievo è stato approfondito ed esteso ad un’area molto ampia, e ha cercato di monitorare anche i possibili aggravamenti del danno prodotti dall’evolversi della sequenza. Le squadre operative presenti sul campo hanno fornito costantemente aggiornamenti al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Nella serata del giorno 7, a circa 36 ore dall’evento principale, risultavano monitorate circa 70 località, mentre al 9 aprile risultavano rilevate direttamente (in qualche caso più volte) circa 130 località. Lo scenario ricostruito nei primi tre giorni di lavoro rappresenta principalmente la situazione riscontrabile prima del forte aftershock verificatosi alle ore 19.47 del giorno 7, che ha prodotto, insieme alle numerosissime scosse della sequenza, qualche ulteriore danno. Le verifiche successive hanno escluso significativi ed estesi aggravamenti del danneggiamento, ad eccezione di limitati casi. Il monitoraggio degli effetti è continuato nei giorni successivi, con il contributo di nuove squadre e il supporto logistico di diversi colleghi. Al 20 aprile risultavano monitorate circa 185 località, verificate in qualche caso da più squadre, e per le quali sono state compilate le relative schede di rilievo. A partire dal giorno 14 aprile è stato avviato anche un rilievo approfondito sulle principali località danneggiate, finalizzato all’applicazione della scala macrosismica europea EMS98. A questo lavoro hanno contribuito anche altri colleghi delle sezioni INGV di Milano e Catania, dell’Università di Catania, oltre a colleghi sloveni. Questa indagine approfondita, che consente anche una migliore calibratura delle stime in MCS, ha riguardato circa 40 località, ed è stata particolarmente focalizzata sull’area urbana de L’Aquila. Verifiche e controlli successivi, in molti casi ripetuti nel tempo, hanno consentito al 31 di Luglio di monitorare gli effetti su circa 315 località per le quali è stato possibile formulare una stima macrosismica (Fig. 1 e Tab. 1). Dal presente rapporto sono escluse le informazioni di effetti di risentimento, non direttamente verificati, che sono comunque stati acquisiti tramite questionari e interviste telefoniche, e che sono in fase di elaborazione.

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2009 04 06 03 32 40.00Aquilano  316  9-10