Per avere maggiori informazioni sull’evento è stata avviata una ricerca preliminare di documenti; in particolare è stato consultato l’archivio delle cartoline macrosismiche, che è risultato molto povero di informazioni, e alcune raccolte di quotidiani. Nel complesso emergono corrispondenze da diverse località, di cui sei non presenti nella lista delle intensità incluse in AMGNDT995 (1995) (vedi tab. 4), e si conferma anche dalle notizie di stampa, una sovrapposizione tra l’evento molisano e quello materano.
La documentazione recuperata non riporta segnalazioni di danni nelle località molisane, come sarebbe lecito attendersi per un terremoto che presenta ben dieci comuni con intensità assegnata di 7-8 MCS.
Recentemente è stato inoltre pubblicato uno studio di Giovanni Mascia (Mascia, 2015), che rimette in forte discussione l’entità del terremoto del 26 dicembre, sulla base di alcune fonti di storia e stampa locale dell’area del Bifernino. Il quadro che deriva dall’insieme delle informazioni sin qui reperite, descrive un terremoto al di sotto della soglia del danno, danno di cui non c’è traccia né negli atti amministrativi né nei quotidiani dell’epoca, e che è frutto probabilmente di una errata sovrastima. Le cause di tale probabile errata valutazione da parte dei sismologi del tempo, resta motivo di aperta discussione.
Dalla lista delle località interessate dal terremoto del 26 dicembre 1885 in Molise, sulla base delle considerazioni appena fatte, ed in attesa di una più approfondita revisione delle fonti, emerge il quadro di un evento fortemente ridimensionato rispetto a quanto conosciuto sinora.