Attività istituzionale

 

 

Il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (G.N.D.T.) viene costituito presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) con il Decreto Interministeriale del 7 luglio 1983.

In base agli articoli 11 e 17 della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, diviene organo della Protezione Civile per il coordinamento delle ricerche scientifiche nel settore della mitigazione del rischio sismico.

I compiti del GNDT sono stati definiti con il Decreto Interministeriale (Ministero per il Coordinamento della Protezione Civile di concerto con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) del 10 febbraio 1993:

 

 

Il Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.) che, in base all'art. 2, ne "diventa sede e fornisce supporto all'attività"..."con le condizioni di autonomia previste" dalla Legge n. 225 del 24 febbraio 1992. 

Il GNDT opera con convenzioni triennali stipulate con il Dipartimento della Protezione Civile, a seguito dell'approvazione di un programma di attività di ricerca.

Nel passato il GNDT ha coordinato ricerche finalizzate che hanno coinvolto numerosissimi ricercatori nei settori della geologia, geofisica, sismologia, geotecnica e dell'ingegneria sismica. 

Notevole è stato il contributo fornito a seguito del terremoto umbro-marchigiano del 1997.

Attualmente le attività del GNDT, che fanno parte del programma triennale 2000񮖢 a cui partecipano circa 150 ricercatori (sismologi, geologi ed ingegneri), sono suddivise nei seguenti 4 temi:

 

 

L'attuale assetto strutturale del GNDT, a cui inizialmente venivano assegnati importanti compiti di consulenza nei confronti degli Enti locali, operativi e di coordinamento delle attività scientifiche nel caso del pronto intervento e delle gestioni di crisi, è quello di un gruppo di semplice coordinamento della ricerca scientifica in un importante settore quale quello della mitigazione del rischio sismico.

La struttura del GNDT, molto flessibile e che ha funzionato come elemento catalizzatore per una molteplicità di ricercatori universitari ed Enti di Ricerca, potrebbe mettere a disposizione le proprie competenze per sviluppare attività di interesse, secondo schemi già ampiamente collaudati, nelle seguenti tematiche:

 

Valutazione a scala nazionale del rischio sismico delle infrastrutture:

1) Valutazione della pericolosità sismica.

2) Vulnerabilità dell'ambiente fisico e rischio associato ai fenomeni indotti.

3) Vulnerabilità dei sistemi complessi (ospedali, etc.).

4) Vulnerabilità delle condotte idrauliche e delle lifelines.

5) Vulnerabilità dei sistemi autostradali e ferroviari.

 

Strumenti e strategie per la riduzione del rischio sismico:

1) Strutture in muratura

2) Strutture in cemento armato

3) Ponti e viadotti

4) Gallerie

 

Gestione ottimale per la mitigazione del rischio sismico:

1) Reti stradali

2) Edifici e complessi di edifici

 

Scenari di danno atteso

 

 

Le attività qui esposte, senza alcuna indicazione di priorità e a puro titolo esemplificativo, potrebbero essere affrontate da un punto di vista scientifico sulla base di convenzioni pluriennali da stipularsi tra il GNDT e gli Enti/Amministrazioni/Ministeri interessati.

Le attività scientifiche potrebbero essere affiancate da commissioni di lavoro su temi specifici che potrebbero altresì definire degli standard o predeterminare delle normative utili ai fini della progettazione delle grandi opere in aree soggette al rischio sismico.

 

Attualmente il GNDT opera per programmi triennali, finanziati dal Dipartimento della Protezione Civile mediante convenzione e attuati mediante Progetti Esecutivi su base annuale.

Alle attività collaborano ricercatori dell'INGV, del CNR, di altri Enti di Ricerca, delle Università e di imprese private.

La gestione delle attività è affidata al Direttore, al Collegio di Gruppo e ai Responsabili dei progetti. Presso la sede di Roma è operativa una Segreteria Tecnico-Scientifica.